LECCE (di Carmen Tommasi) – Ci sono dei momenti che toccano il cuore, lo sfiorano forte e lo coccolano, lo fanno sorridere e gli fanno dimenticare i momenti bui. Per Davis Curiale sono stati questi dei mesi particolari, duri e difficili, ma il gol di Agrigento nella gara con l’Akragas è stato quello della liberazione: “Dovevo avvicinarmi a casa per ricevere la mano dall’alto e la pace di una persona importante che per me non c’è più (si riferisce a papà, ndr). Si chiamava Vito e anche mio figlio si chiama così (si emoziona, ndr). Se a gennaio vado via? Ci sono state delle voci di mercato ultimamente sul mio conto, ma posso assicurare che non sono vere e non so nemmeno da dove nascono. A me non piace lasciare brutti ricordi nelle piazze dove ho giocato –spiega l’ex Trapani, classe ’87- e voglio dimostrare chi sono. So di poter dare ancora tanto, il mio campionato è iniziato domenica scorsa. Devo recuperare il terreno perso in questo primo periodo, ripagare la fiducia e l’affetto che tutti mi hanno dato fino ad adesso”.
IL SOTTO MAGLIA, “LOVE AND PEACE” – Il giocatore, classe ’87, racconta le rete segnata all’Akragas, la prima in campionato. Un gol importante, in uno stadio, l’Esseneto, dove l’attaccante nato a Colonia ma di origini siciliane era andato a segno anche nel lontano 2005, quando militava nella squadra del suo paese, Campobello di Mazara: “Dopo un periodo difficile a livello personale da un punto di vista calcistico, il gol di Agrigento è stata una liberazione per me, per l’ambiente e per i compagni, che mi sono stati vicino ed in più è arrivata una grande vittoria. Nell’occasione del gol speravo che quella palla passasse per poterla spingere in rete. Non so se il pallone l’ha toccato Papini, ma credo che lo abbia fatto il portiere. Sapevo, comunque, che il gol sarebbe arrivato ed è stato così”.
LECCE, ARRIVA IL BELLO – Il suo arrivo nel Salento non è stato dei migliori: “A Lecce mi trovo bene, la città è bellissima, i tifosi non si discutono e se siamo tutti uniti possiamo fare un ottimo campionato. All’inizio ci ho messo un po’ ad ambientarmi, è vero, ma credo sia normale. Ora spero solo di ricambiare la stima e la fiducia che tutti stanno dimostrando nei miei confronti e lo devo fare. Il campionato è ancora lungo e credo che nel girone di ritorno le squadre cosiddette piccole, magari, avranno bisogno di punti e giocheranno in maniera più aperta e, forse, diventerà più facile far gol e ottenere vittorie. Liguori ha detto che sono il primo acquisto di gennaio? Lo ringrazio, mi fa tanto piacere questo e so benissimo che devo fare il mio dovere…”.
DOPPIA CIFRA? – Ritornare ai soliti livelli realizzativi è il suo obiettivo personale: “La mia speranza è quella di confermarmi sui livelli realizzativi degli ultimi due anni e di segnare gol pesanti per il Lecce. I miei compagni volevano farmi sbloccare con i loro assist? Lo so e da questo si vede che mi vogliono bene (sorride, ndr)“.
LE DUE D, DAVIS E DAVIDE – Davide Moscardelli è sicuramente un compagno di reparto di tutto rispetto: “Davide non si discute e anche quando non è al 100 % con le sue giocate è sempre decisivo. Speriamo per tutti noi, però, che riesca a ritornare al top, perché lui è molto importante. A livello personale, poi, per me è solo un onore poter giocare accanto a lui, posso solo imparare. Per il resto, dobbiamo mantenerci sempre vicini al primo posto, la Casertana sta facendo un grandissimo campionato e noi, ripeto, con il potenziale che abbiamo dobbiamo restare attaccanti in avanti in classifica. Il Messina? Sarà una partita molto dura. Loro hanno la miglior difesa del girone, qui vince chi corre di più e noi dobbiamo fare bene. Se lo meritano tutti…”.