Cuore giallorosso Meluso: “Il Lecce? Lo sento già mio, anche se non lo è…”

0
Mauro Meluso
Mauro Meluso
Mauro Meluso

LECCE  (di Carmen Tommasi) – Giorno dopo giorno sta prendendo forma il nuovo Lecce del diesse Mauro Meluso e lui, da esperto conoscitore del calcio, sorride timidamente e guarda fiero i progressi della sua “baby” creatura che da giovedì partirà in ritiro in Calabria a Cotronei. Squadra, guidata da mister Pasquale Padalino, quasi del tutto rinnovata rispetto all’ossatura delle passate stagioni: “Sono stati fatti numerosi cambiamenti, proprio per questo lo sento abbastanza mio questo Lecce. Anche se mio non lo è e diciamo che un po’ è anche dei tifosi. Sono stati giorni intensi, ma va bene così.  Ieri il saluto di benvenuto –spiega soddisfatto il diesse dei salentini- è stato incentrato su questo tema: mettere da parte i personalismi e pensare a qualcosa che abbiamo fatto insieme. Parlo del gruppo. Sarà il tempo a dirci se abbiamo fatto centro anche dal punto di vista umano. A che punto siamo sul fronte calciomercato? Dobbiamo ancora fare qualcosa, nei prossimi giorni: si tratta probabilmente di due operazioni distinte, manca un esterno ed un attaccante. Dobbiamo ancora fare qualcosa sulle fasce, in termini di arrivi. Nelle altre parti del campo siamo soddisfatti di come abbiamo operato sino ad ora”.

NUOVO DI ZECCA – L’obiettivo primario della campagna acquisti sembra essere stato quello del quasi totale rinnovamento: “La nostra linea guida è stata quella del rinnovamento profondo. A centrocampo, ad  esempio, abbiamo fatto scelte coraggiose, Salvi sta per essere ceduto e Papini è andato via. Abbiamo puntato su giocatori diversi, anche perché Padalino ha un gioco differente. Poi non dimenticate che c’è la norma degli Under in rosa: avere giovani validi è importante. Il mio budget? Dico che è molto importante per la categoria, che per la verità è un po’ eroso dagli ingaggi importanti. La situazione con le cessioni di Papini, Salvi e Benassi è un po’ migliorata, ma dovremo fare altre cessioni, dopo che verranno fatti degli altri acquisti. Questo è nostro percorso deciso con la società”.

Carrozza
Alessandro Carrozza

VECCHIE CONOSCENZE  – Della scorsa stagione, però, sono rimasti pochissimi elementi: “Sono rimasti giocatori che consideriamo fondamentali. Lepore e Cosenza, su tutti. Poi Bleve, che si giocherà un posto alla pari con Gomis e Chironi. Tante novità, potrebbe anche essere un rischio, ma noi crediamo in questo progetto. Caturano? Stiamo lavorando con il Bari, ma abbiamo anche altre piste per l’attacco. De Feudis e Carrozza? Non sono elementi di primo pelo, vengono in ritiro sapendo già di essere sul mercato. Freddi, invece, è un giocatore che aspettiamo al recupero fisico. Anche Della Rocca e Lo Bue, inoltre, sono sul mercato, mentre Herrera lo valuteremo più avanti, dopo il recupero dal brutto infortunio. Doumbia? Per via del suo procuratore ha chiesto lui di essere ceduto, ne abbiamo preso atto. Si tratta di un ottimo giocatore, ma noi non costringiamo nessuno a restare. Se capita, lo daremo via. Vinetot ? L’ho seguito in questi anni. Ha buonissime qualità fisiche, è uno dei 5 centrali, sarà valutato anche lui…”.

Caturano
Salvatore Caturano

RIECCO “CATU”? – Il diesse di Cosenza, 51 anni, vuole a tutti i costi il ritorno in giallorosso di Salvatore Caturano: “Spero che arrivi già giovedì in ritiro per partire con gli altri in questo lavoro. Ci stiamo lavorando, ma è ovvio che si tratta di un giocatore di proprietà di un’altra società, per questo stiamo tenendo d’occhio anche altri profili che possono interessarci. Surraco? Per onestà dico che eravamo vicinissimi al rinnovo: c’era un accordo e lo volevamo tenere. Poi è venuta fuori una società di Serie B, è andato lì, lo capisco. Dovevamo essere, forse, più tempestivi, al suo posto comunque arriverà un degno sostituto. Perez? L’Ascoli al momento non lo cede, ma poi non sappiamo cosa accadrà. Se la situazione si evolverà diversamente, naturalmente, le cose potranno cambiare. Come si stanno rinforzando le nostre dirette concorrenti? Non lo so, non ho avuto molto tempo per pensare alle altre (sorride, ndr). Penso, però, che Matera e Foggia sono tra le più pericolose. Stanno venendo bene anche Catania e Juve Stabia, ma credo sia troppo prematuro affrontare questo argomento adesso…”.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail