Lecce, obiettivo numero uno: rimanere umili

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12294763_10207915868720315_3208057253660632839_nLECCE (di M.Cassone) – Sedici punti in sette partite per il Lecce targato Braglia che ieri ha espugnato l’Esseneto di Agrigento: tanta roba potremmo dire, illudendoci che tutto vada bene. E invece no, nonostante la vittoria convincente per 3-1 fuori casa con i gol dei tre attaccanti Moscardelli, Diop e Curiale, c’è ancora tanto da lavorare. Per una ventina di minuti il Lecce ha rischiato di buttare tutto alle ortiche, e se da un lato è vero che in campo ci sono pure gli avversari, dall’altro c’è da ricordare ai giallorossi che le gare durano novantacinque minuti e non bisogna mai abbassare la guardia. Guai a pensare che dopo i gol dei tre “bombardieri” questa squadra non abbia più bisogno di un rinforzo di qualità nel reparto offensivo, sarebbe un dolce cullarsi e questo non sarebbe intelligente da parte di nessuno. Questa è la serie C (per non dimenticare). L’obiettivo numero uno deve essere quello di rimanere umili.

Detto questo, però, bisogna pensare alla positività che da sette gare il Lecce esprime grazie al lavoro certosino del suo allenatore che le ha dato la mentalità giusta; ora hanno capito cos’è la serie C, i calciatori hanno finalmente compreso che non devono sentirsi belli ma devono dimostrare di essere concreti, cinici e affamati.

Braglia ha schierato la squadra col 3-5-2 iniziale che poi diventava 3-4-1-2 con Surraco dietro le punte e infine ha chiesto il centrocampo a rombo; ha dimostrato quello che dice, non sono i moduli a fare le gare ma i calciatori. E tutto questo l’ha fatto nelle fasi di gioco in modo naturale, azione su azione come in un valzer di moduli provati in allenamento, senza dover ogni volta comandare qualcosa. I suoi ragazzi danno l’impressione di capirlo al volo. E non è cosa da poco, non era mai accaduto negli ultimi anni con nessuno dei tanti allenatori che si sono accomodati sulla panchina del Lecce.

Buona la prova del talentuoso Pessina, ottimo il primo gol di Curiale che seppur non bellissimo funge da toccasana e rivitalizza l’attaccante che ora può ritrovare fiducia in se stesso, e positivissimo Diop che col passare dei mesi sembra veramente un buon elemento che servirà per il raggiungimento dell’obiettivo finale. E poi c’è l’arma in più: Checco Lepore, l’uomo “ovunque e dovunque”

Il Lecce è secondo in classifica, nonostante l’avvio di stagione pessimo. Ora bisogna proseguire sulla strada della continuità; se tra sette turni i giallorossi avranno guadagnato altri sedici punti, sicuramente, l’ottimismo sotterrerà il pessimismo e si potrà incominciare a sognare.

I complimenti infine vanno fatti a chi li merita davvero ogni domenica: ai tifosi che con tanto sacrificio seguono questa squadra ovunque, in ogni anfratto chiamato campo sportivo o stadio, a loro vanno dedicate le vittorie più belle.

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