MARTIGNANO (di Carmen Tommasi) – Per lungo forzatamente ai margini della squadra e poi improvvisamente protagonista. Il ruolo nel Lecce dell’esperto difensore centrale Giuseppe Abruzzese è cambiato con l’arrivo nel Salento del tecnico Piero Braglia. Il difensore di Andria è tornato al centro della difesa per dare un aiuto importante alla squadra: “Quando si è fuori dispiace, perché è chiaro che si ha voglia di giocare e di mettersi in mostra. Non ho un ricordo positivo -spiega l’ex Crotone, 34 anni- di quel periodo, ma da un lato però nei momenti negativi ti formi. Sono state sicuro delle scelte non a mio vantaggio e non credo si trattasse di questioni di ingaggio, altrimenti me lo avrebbero comunicato. Ora ciò che conta è che sono ritornato a giocare e a dare una mano ai miei compagni. Se avevo qualche problema con mister Asta? No, non lo conoscevo come persona e non penso che ci possa essere stato qualcosa di personale tra me e lui. Ci siamo incontrati in campo come avversari e basta”.
IL MISTER – Con l’arrivo del tecnico di Grosseto il giocatore giallorosso è stato reintegrato totalmente in rosa: “Il giorno in cui è arrivato il nuovo mister ci siamo parlati, mi ha chiesto come stavo fisicamente e se potevo dargli una mano. Con piacere gli ho detto che mi ero sempre allenato e ora sono parte integrante del gruppo. Questa è una cosa che fa bene soprattutto a me, perché avevo tanta voglia di giocare. Con Braglia ci siamo incontrati tante volte da avversari, è un allenatore che mi piace molto per il fatto che è un motivatore, con lui siamo tutti sulla corda e partecipi verso un unico obiettivo comune. La dimostrazione di quello che sto dicendo sta nelle gare che abbiamo disputato in Coppa Italia, nelle quali la squadra ha fatto bene”.
GRANDI PROGRESSI – La retroguardia salentina sembra essere sempre più ermetica nelle ultime gare: “A me piace parlare non di difesa, ma di fase di non possesso e in questo momento in questo senso stiamo facendo bene. Quando si parla di non prendere o fare gol, per me è un discorso che si riferisce alla squadra nel suo complesso, nelle due fasi di gioco. Nella fase di non possesso stiamo facendo bene, ripeto, anche se possiamo migliorare, come del resto in quella di possesso. In questo periodo le occasioni da rete le abbiamo avute, è un momento in cui la fase realizzativa non ci sta andando bene. Con la difesa a tre ho giocato in passato con Pioli a Grosseto e mi sono trovato bene. Come sto? Allenarmi in maniera attiva mi sta aiutando e piano piano sto raggiungendo la condizione migliore”.
GRADINO AKRAGAS – Domenica 29 novembre, con fischio d’inizio alle ore 13:30, la comitiva giallorossa sarà ospite allo stadio ”Esseneto” della formazione di Nicola Legrottaglie: “Ad Agrigento non ho mai giocato, ma dico che in trasferta bisogna cambiare marcia. Sarà sicuramente una partita difficilissima in cui dobbiamo riuscire a fare bottino pieno. Il Matera ci ha dato filo da torcere e credo che sarà così per tante altre squadre. Abbiamo ancora tanto da lavorare e migliorare, ma ci impegniamo ogni giorno per farlo”.