LECCE (di M.Cassone) – In una Sala Stampa gremita di giornalisti e alla presenza di quasi tutto lo “Stato Maggiore” dell’U.S.Lecce (Saverio Sticchi Damiani, Corrado Liguori, Stefano Adamo e Aessandro Adamo), si è presentato in punta di piedi Mauro Meluso.
Il 51enne di Cosenza arriva a Lecce e lo fa per vincere: “Vengo a Lecce per mettere le tende dopo tanto girovagare e per vincere, spero in poco tempo, se non è quest’anno sarà l’anno prossimo ma l’obiettivo è far ritornare questa importante società nel calcio che conta”.
È un professionista distinto, taciturno e con lo sguardo profondo, lo introduce Saverio Sticchi Damiani: “Come vi avevamo annunciato, vi presentiamo il nostro nuovo Direttore Sportivo: Mauro Meluso. Ci guiderà in questi anni, ha firmato un contratto biennale con la formula legata ai risultati come vi avevo preannunciato; è stata la nostra prima scelta e ci ha seguiti con grande entusiasmo in questa nostra avventura, e non posso non ringraziarlo perché ha lasciato la squadra della sua città. La mission sarà complicata con la situazione contrattuale che vi prospettai ma lui saprà raggiungere i risultati che ci siamo prefissati”.
“Sono felicissimo di questo incarico e onorato, perché Lecce rappresenta un punto d’arrivo, ho girato tanto,ho fatto tante esperienze, belle e brutte e Lecce diventa sia un punto d’arrivo che di partenza; è una città calcisticamente stimolante e ho accettato senza remore, l’accordo economico è stato raggiunto in pochissimo tempo, la volontà di legarsi a lunga scadenza con dei risultati era reciproca, è cominciata così la nuova avventura, dal 1° luglio per la verità perché sono ancora tesserato col Cosenza. – Inizia così l’avventura giallorossa di Meluso – Ho la giusta determinazione per far in modo che questa piazza torni dove merita, perché è rappresentata da una grande società, sono orgoglioso di essere stato scelto. Però non dobbiamo mai dimenticare che siamo in Lega Pro, o pensare al passato. Oggi si chiude un capitolo e se ne riapre un altro, caliamoci tutti in questo nuovo modo di pensare. Sono una persona normalissima, non sono di grande impatto, non ho un passato importante ma sono qui per lavorare e fare del mio meglio per cercare di vincere, ho due anni di tempo ma la tendenza è andare in B il prima possibile. L’entusiasmo di questa società mi porta a dire che vinceremo. Da me non avrete notizie, chiamatemi pure ma non darò notizie, ho sempre avuto buoni rapporti con la stampa ma credo che è una tutela per tutti dire poco, qualcosa potrà sfuggirmi ma sarà sempre poco, la riservatezza per me è importantissima”.
ALLENATORE: “Ho incontrato profili diversi. Entro la settimana prossima prenderò una decisione che sarà condivisa con la società ma sarà soltanto mia. Ho quattro cinque idee e sono profili diversi. Caratteristiche di professionalità e qualità umane diverse. Ho parlato con Braglia, ho un buonissimo rapporto ma ancora non ho preso una decisione, vorrei aspettare qualche altro giorno prima di decidere. Ho parlato anche con Padalino e con Calori. Roselli? Assolutamente no è sotto contratto, ho un buonissimo rapporto e lo stimo tantissimo. Stellone? Allena in serie B. La mia idea di calcio? È unica, il calcio è fatto di motivazione, di gruppo e coerenza, questi sono i presupposti principali. A me piace Zeman ad esempio, è un mio amico, mi onoro della sua amicizia. Ma Roselli ha idee diverse ma risultati efficaci comunque. Bisogna scegliere in base al contesto. La settimana prossima sceglierò”.
COSENZA – “È stato un dispiacere lasciare Cosenza sotto il profilo umano, ma io sono un professionista, sono tornato dopo 35 anni lì, ora sono qui; sono uno zingaro del calcio, ho sposato una donna teramana e in Calabria avevo creato gruppo di lavoro importante, una situazione ben delineata, ma il richiamo del Lecce è stato forte, il professor sticchi mi ha messo di fronte ad una dimensione diversa”.
MERCATO – “Ho sentito qualche agente per ovvi motivi, li sento tutti i giorni ma non ho sentito nessun calciatore, prima di pensare alla rosa è giusto e corretto scegliere l’allenatore, poi con lui lavoreremo insieme e valuteremo caso per caso, sarà un lavoro lungo. Calciatori del Cosenza? Volete mettermi in difficoltà, ci sono profili molto interessanti nella rosa della mia ex squadra, ma valuterò con l’allenatore. Caccavallo? Non confermo nessun contatto. Il mercato deve ancora incominciare, ripeto, il mio modo di lavorare è quello di coinvolgere l’allenatore e prendere calciatori in base alla sua idea di calcio. Valuteremo insieme a lui tutte le scelte”.
EMOZIONE- Si emoziona e fa emozionare, l’arcigno diesse di Cosenza, quando parla del padre (lo scrittore Salvatore Meluso scomparso nel 2013 e autore di molti saggi sul Brigantaggio, la sua opera più importante è La Sila e la sua gente pubblicato nel 1997 da Edizioni Grafica Florens), una ferita ancora aperta: “Mi dispiace, non ci riesco, scusatemi – dice in un primo momento con gli occhi gonfi di emozione, dopo qualche minuto torna sull’argomento – Quando esordii all’Olimpico venne a vedermi, ma non sapeva nemmeno cosa fosse il gioco del calcio, non è stato mai troppo oppressivo e forse è stata una fortuna perché al giorno d’oggi i genitori a volte sono troppo presenti”.