LECCE (di Carmen Tommasi) – Ed è ancora Foggia-Lecce: altri vivaci, sofferti, emozionanti e vibranti 90 minuti, o anche di più, per un solo posto in finale. A una settimana di distanza dalla gara d’andata si ritorna in campo: al “Via del Mare”, davanti a quasi 15 spettatori, per la semifinale playoff hanno meritatamente avuto la meglio i satanelli del preparato e giovane Roberto De Zerbi per tre reti a due. Vale a dire che ora, alla formazione di Piero Braglia, per qualificarsi in finale (dove incontrerebbe la vincente di Pordenone-Pisa) occorrerà una vera e propria impresa (con due reti di scarto passerebbero i salentini), ma guai a pensare, anche per un solo istante, che i giochi siano già fatti. Perché capitan Romeo Papini e soci nel match del “Pino Zaccheria” hanno ancora una partita intera per ribaltare la sconfitta di domenica scorsa tra le “calde” e rumorose mura amiche leccesi.
VINCI PER LA … – Fischio d’inizio alle ore 20:45, in uno stadio con il certo “sold out” (con 500 tifosi giallorossi presenti nel settore ospiti), arbitra Marinelli di Tivoli: in caso di parità si giocheranno tempi supplementari ed eventuali calci di rigore. Un derby attesissimo e una partita che definirla tale è riduttivo, perché si tratta di un match che vale un’intera stagione di sacrifici, lacrime, sorrisi, duri allenamenti, prove tattiche, gol fatti, reti subite, occasioni mancate, emozioni vissute e tutto il resto. Basta solo dire, quindi, che vinca il migliore e che lo faccia sorridendo, lottando, correndo e sudando quella valorosa la maglia. Il tutto guardando in faccia e dritto negli occhi i propri tifosi, l’undicesimo uomo, quelli per cui vale la pena buttare quel “magico” pallone dentro e gonfiare la rete. Lecce, fallo per loro, per la tua Curva Nord: “Corri forte e scarta tutti”.
