MATERA (di Carmen Tommasi) – Avvio scoppiettante allo stadio “XXI Settembre” tra Matera e Lecce in una gara viva e emozionante sin dai primi minuti. Due occasioni per parte nel primo tempo: Doumbia e Papini per i giallorossi, Letizia e Carretta per i padroni di casa, ma si va a riposo sullo 0-0. Pimpante anche tutta la ripresa, ma con le due squadre sono esageratamente imprecise sotto porta e con i due portieri sempre attenti. Più volenterosa, però, la squadra della città dei Sassi in alcune frazioni del match. Dopo 3’ di recupero, termina pari e patta: un punto importante per la classifica e per il morale per entrambe le formazioni. Occasione sicuramente sprecata per gli uomini di Piero Braglia di portarsi al secondo posto.
Filippo Perucchini: SUPER PIPPO. Compie più di un intervento decisivo per tempo, oltre a parate di routine che trovano il gigante bergamasco sempre ben posizionato e reattivo. Sicuro, questa volta anche nelle uscite. Il punto portato a casa è quasi tutto suo. VOTO: 7.
Gianluca Freddi: GIÙ IL CAPPELLO. Spazza più palloni di un netturbino ed è anche propositivo quando c’è da salire. Migliora di gara in gara l’intesa con i suoi e sembra essere diventato ormai una pedina fondamentale per il gioco di Braglia. Unica pecca: usa, a volte, le maniere forti. VOTO: 6.5.
Alessandro Camisa: PORTIERE AGGIUNTO. Lucido e concentrato, fa continue sportellate con Letizia e soci, a quest’ultimo gli nega anche un gol già fatto. Cicca qualche disimpegno ma la prestazione è buona, tenendo presente la giornata volenterosa in fase offensiva di Armellino e compagni. Perucchini gli deve un caffè. VOTO: 6.
Giuseppe Abruzzese: SENSO VIETATO: Presidia bene e con attenzione la sua zona, uno dei punti fermi della retroguardia salentina. Nelle prime partite, con Asta in panchina e con l’ex Crotone ai margini della squadra, è mancato tremendamente. VOTO: 6.
Matteo Legittimo: SPRINT. Spinta costante, solido dietro: un gran bel giocatore il difensore di Casarano, cresciuto nel vivaio giallorosso. Una bella scoperta un po’ per tutti.VOTO: 6.
Franco Lepore: TIMIDO: La gamba è quella buona e nel finale si vede, ma nelle ultime uscite non è sembrato affatto il solito giocatore che tanto piace ai suoi amati tifosi giallorossi. VOTO: 5.5.
Romeo Papini: RE “PAPO”. Padrone del centrocampo, è lui a spingere fuori dal pantano la squadra nel momento più tosto. Spedisce alto sopta la traversa ad inizio gara e nega il vantaggio ai suoi. Quando la macchina riparte il merito è suo, anche se si ferma qualche minuto a “riposare” (in più circostanze) durante il match. VOTO: 6.5.
Giuseppe De Feudis: LEGNOSO. Un po’ di mastice in mediana serviva, così come una buona dose di esperienza. Non è, però, una delle giornate migliori per il centrocampista giallorosso. Esce al 16’ st. VOTO: 5.5.
Juan Surraco: STANCO. Fa tutto, giocatore di una categoria superiore, ma contro i biancoazzurri sembra non essere in vena, sottotono. Esce al 29’ st. VOTO: 5.5.
Davide Moscardelli: GUERRIERO SFORTUNATO. Tutto solo davanti alla porta sbaglia e spedisce fuori a inizio secondo tempo. Prova, poi, la conclusione dalla distanza, ma l’esecuzione è da dimenticare. Va in aiuto, come al suo solito, anche ai compagni dietro. Un giocatore insostituibile, anche quando non è al top fisicamente. Ha ragione il tecnico di Grosseto. VOTO: 5.5.
Abou Doumbia: SFASATO. Dall’out di competenza sgroppate e cross non mancano da parte del franco-maliano, ma oggi rispetto alle precedenti uscite non lascia il segno. Va vicinissimo al gol nel primo tempo. Esce al 14’ st. VOTO: 5.5.
Davis Curiale (al 14’ st): LA RUOTA GIRERÀ . Impalpabile, ancora una volta. Un tiro dalla distanza a fine match e niente più. VOTO: 4.5.
Sergiu Suciu (dal 15’ st): TITUBANTE. “Deve aiutarsi da solo”: come ha detto poche settimane fa il suo allenatore, perché il centrocampista giallorosso non riesce proprio a rendersi utile per gli equilibri del gruppo. VOTO: 5.
Balint Vescei (dal 29’ st): BELVEDERE. Quando tocca il pallone, gli altri possono solo guardare. VOTO: 6.
Allenatore Piero Braglia: ACUTO. Disegna un Lecce propositivo che però di certo non riesce a schiacciare il Matera di mister Pasquale Padalino. In questa occasione i cambi dell’ex Pisa non fanno la differenza. Prosegue con la striscia positiva: strappa un pareggio, che forse sta stretto più ai padroni di casa che ai suoi. VOTO: 6.