LECCE (di Carmen Tommasi)- “L’aspetto più bello di questa vittoria? La partita. Siamo stati agevolati ma abbiamo fatto buone cose. Nel secondo tempo siamo rimasti compatti, c’è gente che ha corso ed ha allungato. Bisogna essere contenti”: così il tecnico del Lecce Piero Braglia nel commentare a caldo il 3-0 casalingo ai danni del Bassano che ha fatto volare i giallorossi in semifinale playoff.
IL MATCH – L’ex Pisa analizza con la solita lucidità la gara contro i veneti: “Il Bassano è partito bene, stranamente non ci hanno aspettato molto ma dopo il rigore la partita è cambiata. Sapevamo di dover soffrire, ma abbiamo avuto pazienza. Penso che questa sia una squadra che può far bene se sta bene mentalmente, ma si lascia andare piano piano se viene criticata. Sono dei ragazzi bravi, forse troppo. In certi momenti servirebbe qualche figlio di buona donna capace di andare per la sua strada anche nelle difficoltà. Da questo si spiegano tante cose. I movimenti? Avevamo calciatori bloccati nel primo tempo che poi nella ripresa hanno fatto la differenza. Doumbia, nel secondo tempo è stato grandioso, e Moscardelli, ha fatto il Moscardelli nella ripresa, si vede che ha fatto la Serie A. Oggi ha fatto la miglior partita da quando sto a Lecce. Caturano? Lui è un ragazzo che si muove bene e si sta adeguando, facendo bene in un modulo che non è suo, non potevamo adattarci alle sue esigenze, ma si vede il suo sacrificio. Ora capisco perchè a Melfi ha fatto 18 gol”.
NESSUN PENIERO – Il tecnico giallorosso non vuole sentire parlare di Foggia-Alessandria, l’altro quarto di finale di stasera (match che deciderà chi affronterà il Lecce in semifinale domenica prossima): “Non parlo del Foggia e dell’Alessandria, perchè non m’importa niente. Si era venuta a creare una situazione antipatica qui a Lecce, e ora siamo felici di aver vinto avvicinando la gente. Onore alle 10mila persone, che ci sono state comunque durante tutto l’anno, noi apprezziamo queste cose. In altre piazze ci sono 17mila, 18mila persone, ma non cambia niente. In ogni caso, non abbiamo fatto ancora niente. È stata vinta una partita, ora ce ne sono altre due, e poi ce ne saranno altre due. Ripeto, sono felice per i ragazzi e sono felice per il calore. Dobbiamo stare zitti e andare avanti”.
L’AVVERSARIO – Infine, Stefano Sottili, tecnico del Bassano, analizza con molta professionalità l’addio alla serie B dei suoi: “Sono stracontento di quello che si è fatto quest’anno, questo gruppo è cresciuto giocando a calcio. Si ricordano sempre i punti lasciati per strada senza pensare a quelli diciamo ‘rubacchiati’. In più, abbiamo fatto un grande girone di ritorno senza Iocolano, un calciatore importantissimo. La piazza di Bassano, tranquilla, ci dava un grosso vantaggio e il complimento più bello -spiega il mister dei veneti. che ho ricevuto è quello di qualche tifoso che, scambiando qualche parola, mi diceva ‘mister allo stadio ci fate divertire’. Questo gratifica tanto. Non ho ancora deciso il mio futuro, vedremo dopo con la società e con il direttore. Mi ritengo fortunato di aver allenato un gruppo così pieno di persone serie e competenti. Non è un caso se a Bassano c’è continuità di risultati da tre stagioni. Il Lecce? Oggi hanno guadagnato tanto entusiasmo, trovando compattezza. Credo che la valutazione sia solo parziale, quei primi minuti mi lasciano qualche dubbio su quello che alla fine è stato poi il risultato finale. Ci sono giocatori importanti che non soffrono le pressioni, possono arrivare in finale. Il mio futuro? Vediamo…”.