LECCE – Stefano Trinchera, Direttore dell’area tecnica dell’U.S. Lecce, è stato ospite della puntata 1343 di Piazza Giallorossa, ed ha analizzato a 360° il momento della sua squadra, che pur perdendo “male” a Benevento, ha potuto festeggiare l’approdo ai play off con una giornata di anticipo. È apparso un po’ provato dalle eccessive critiche piovute nell’ambiente, però è ottimista per i play off. Ecco il suo pensiero.
SCONFITTA A BENEVENTO – “La squadra attraversa un momento particolare, è in fase calante, questo è sotto gli occhi di tutti. Non mi piace nascondermi dietro al nulla, è evidentemente che nell’ultimo periodo abbiamo pagato a livello mentale e fisico una rincorsa di diciotto risultati utili consecutivi, ne prendiamo atto e ci assumiamo le responsabilità di quello che avremmo potuto fare in più; io sono abituato a guardare avanti con uno spirito propositivo, bisogna mettere una pietra sopra alla sconfitta di Benevento, consapevoli della delusione provata, ma abbiamo raggiunto il terzo posto che non è il massimo della vita perché avremmo potuto regalare alla nostra città un’impresa storica, però il terzo posto è dignitoso per una società insediata da pochi mesi e che ha sempre mantenuto il profilo basso ed ha subito varie peripezie e non abbiamo mai fatto false promesse. Ora mi viene di sorridere un po’ più del solito perché mi sembra di avere il morto in casa, così come la squadra è cosciente di non esprimere il massimo, da parte mia avverto una cappa di negatività che c’è in questo ambiente e non va bene”.
SCONFITTA COL MATERA – “Abbiamo avuto un calo mentale e fisico, riflesso di una prova sottotono; la sconfitta col Matera è stata una mazzata. Dopo Cosenza pensavamo di poter fare qualcosa di grande, poi ci siamo accorti a malincuore che la promozione diretta era così lontana”.
SOLUZIONE ALLA CRISI – “L’unica medicina che conosciamo è il lavoro, non vediamo l’ora di finire in bellezza contro la Lupa Castelli perché abbiamo la necessità di chiudere questo torneo ed iniziare l’altro, però dobbiamo farlo con lo spirito giusto, resettando tutte le negatività dell’ultimo periodo e rivalutando le certezze, aiutati dalla nostra tifoseria, dal nostro pubblico che non ci ha mai fatto mancare l’incitamento: i ragazzi hanno bisogno di loro. Noi abbiamo la necessità di affrontare i play off con una carica emotiva non indifferente. Abbiamo fatto un campionato dignitoso, capisco che le critiche fanno parte del gioco, fosse per me le prenderei tutte io per isolare la squadra e il gruppo di lavoro in modo da fargli affrontare al meglio questi play off. A Foggia fanno festa per aver raggiunto i play off, forse qui c’è una mentalità diversa, lo capisco, però ora su otto squadre deve vincere una squadra … senza illudere nessuno, posso dire che noi abbiamo le qualità per arrivare fino in fondo, ma non mi piace l’area di disfattismo che c’è in giro… non riesco a capire perché gente che non ha parlato per tre, quattro mesi e tutto ad un tratto critica tutti, questa è gente che non sta dalla nostra parte, sicuramente abbiamo sbagliato anche noi come società ma ora dobbiamo ricompattarci per raggiungere l’obiettivo. Hanno costruito dei film per l’esultanza dopo il rigore di Lepore, dicendo che lo spogliatoio è spaccato, ma non è vero nulla, dobbiamo finirla, a noi tutto questo non ci porta nessun beneficio; è giusto che la tifoseria, lo zoccolo duro, ci contesti e critichi, lo accettiamo ma per il resto, scienziati, gente da social, fa solo il male per la squadra, è ora di finirla, la società è solida, lo spogliatoio è unito, i numeri parlano da soli. Non vogliamo trovare scusanti a prestazioni come quella di Benevento o col Matera… ora però guardiamo al futuro”.
ATTACCO STERILE – “Questo è un dato di fatto, non possiamo non prendere in considerazione che i nostri attaccanti nei numeri non abbiano dato quello che era nelle nostre aspettative, stiamo pagando anche questo, io però sono molto fiducioso in loro, hanno qualità importanti, hanno dimostrato in passato di essere grandi finalizzatori; non mi sento di crocifiggere nessuno, ai play off avranno la possibilità di rifarsi”.
DIFESA – “Stiamo concedendo troppo, prima non accadeva, sabato abbiamo pagato anche questo”.
TURN OVER – “In quella serie di risultati positivi, non era facile rompere gli equilibri e non mi sento di criticare le scelte di Braglia; i giocatori che venivano utilizzati hanno dimostrato grande affidabilità, chi è stato chiamato in causa non ha sempre dato qualcosa in più e non credo che l’allenatore si sia tirato la zappa sui piedi”.
FUTURO – “Noi viviamo di programmazione ma ci troviamo in un posto dove non si può dare tanto spazio ai giovani perché il territorio chiede subito i risultati, ora è prematuro però parlare di futuro perché dobbiamo vivere questo presente. Inizialmente abbiamo seguito le indicazioni del primo allenatore che giocava col 4-2-3-1 e abbiamo preso calciatori utili a quel progetto, poi con Braglia abbiamo fatto i correttivi che ci ha richiesto senza rompere gli equilibri”.
SILENZIO – “Ora è meglio che si faccia silenzio, anche ai calciatori abbiamo consigliato di non usare molto i social, bisogna avere la delicatezza di parlare poco e lavorare di più”.
CALABRO – “Calabro è un buon allenatore e può fare bene tra i professionisti, con il Lecce non c’entra nulla, sta facendo un grande lavoro con il Francavilla, è un martello pneumatico e arriverà lontano”.
CALCIO MERCATO – “Sto valutando diversi giovani sia di categorie superiori che inferiori, ma ora è prematuro parlarne”.
PLAY OFF – “Un avversario vale l’altro… se dovessi scegliere chi non affrontare nel turno secco fuori casa direi il Foggia”.