LECCE (di Carmen Tommasi) – Capitan Romeo Papini si tiene ben stretta la vittoria con la Paganese, non si illude e pensa già alla prossima gara di campionato contro la capolista Benevento: “Per noi era importantissimo vincere, perchè questo mese è stato molto delicato. Abbiamo voluto molto questa vittoria che è stata strameritata visto che anche in dieci le migliori occasioni le abbiamo avute noi. Il gruppo è unito e a volte, quando non arrivano i risultati, girano voci prive di fondamento, ma siamo uniti. Siamo uomini e possiamo passare qualche momento difficile, ma la testa –ha spiegato l’ex Carpi- la teniamo alta perché non ci dimentichiamo quello che abbiamo fatto fino a questo momento e possiamo ancora fare cose importanti. Per la prossima gara andiamo a Benevento e andiamo a fare la partita della vita. Il campionato è ancora aperto anche in coda ma noi pensiamo alle nostre partite sapendo che troviamo tutte le squadre che se la giocano al 130%. A Lecce sono tutti fenomeni ma questa non è una scusante. I giochi sono aperti ma noi pensiamo a domenica e basta. Il rosso diretto a Cosenza? Devo rivedere l’azione: ero girato e non ho visto bene (sorride, ndr)“.
ECCO CHECCO, L’URLO DELLA NORD – La parola passa, poi, al leccese doc Franco Lepore che, la pensa proprio come il capitano e compagno di reparto: “Volevamo molto questa vittoria e c’è stata anche un po’ di calma e pazienza in più rispetto alle altre volte. Gli attaccanti? Sono stati anche bravi a tener palla in avanti per farci respirare. Ci meritiamo questa vittoria. Non ho visto la classifica. La gara di oggi ci fa andare a Benevento con un altro spirito. Con l’arrivo del mister tutti avremmo firmato per essere dove siamo adesso e i playoff sono una opportunità importante. L’espulsione di Cosenza è stata eccessiva. L’arbitro –spiega il centrocampista di San Pio- ha contribuito ad innervosire il match. I sei minuti di recupero? Sono stati eccessivi, ma in generale il comportamento del direttore di gara non è stato dei migliori. La vittoria aiuta ma questo gruppo è stato sempre bene e continueremo così fino alla fine. I crampi avuti da alcuni nostri giocatori sono il segnale che lottiamo uniti per un obiettivo importante. Questa maglia e questa città ci chiedono di lottare sempre e non arrenderci mai. Voglio fare i complimenti a De Feudis che si è sempre allenato al massimo senza mai fiatare. L’invito della curva a cacciare fuori gli attributi ci ha dato un incoraggiamento in più e li ringraziamo“.