LECCE (di M.Cassone) – Il calcio è tutto il contrario di tutto e in poche settimane, giorni e delle volte anche minuti, può cambiare la storia di un campionato o l’umore dei suoi protagonisti. Il Lecce di Braglia che fino a tre settimane fa sembrava lanciatissimo a razzo verso il primo posto, dopo tre prestazioni poco convincenti si ritrova a dover giocare le ultime tre partite col coltello tra i denti per agguantare quei play off che potrebbero permettergli l’accesso alla tanto agognata serie B; l’avversario di turno è la Paganese di Grassadonia, partita ad inizio stagione con l’intento di doversi salvare e si ritrova ora a 270 minuti dal termine a raccogliere i frutti di un lavoro certosino e mirato al futuro, ha 41 punti ed occupa la casella numero 9 della classifica del girone. Da una parte l’ansia giallorossa di dover fare risultato e dall’altra la serenità di chi ha già dato e vorrebbe continuare a fare bella figura, sperando nell’ottavo posto che li porterebbe nella Tim Cup della prossima stagione. Nella tana dei lupi si gioca la 32^ Giornata del Girone C del Campionato di Lega Pro.
Le due squadre danno vita ad una partita molto maschia e poco spettacolare. Il primo tempo termina 0-0 con tre grandi interventi, su Curiale, Lepore e Caturano, del portiere ospite e una grande parata di Bleve su colpo di testa di Sirignano. Nella seconda frazione di gioco De Feudis con un eurogol sblocca la gara, poi il Lecce rimane in dieci per l’espulsione di Cosenza ma riesce a mettere in saccoccia tre punti importantissimi che significano secondo posto in classifica alle spalle del Benevento.
PRIMO TEMPO – Piero Braglia, che deve a fare a meno degli infortunati Salvi e Perucchini e del lungodegente Freddi, rivoluziona l’undici iniziale, lasciando in panchina Legittimo, Doumbia e Moscardelli, e manda in campo col 3-4-1-2 Bleve in porta, Alcibiade, Cosenza e Abruzzese in difesa, Lepore a destra, De Feudis e Papini in mezzo con Liviero a sinistra; Surraco dietro agli attaccanti Curiale e Caturano.
Il tecnico di Salerno, Grassadonia, orfano del bomber Caccavallo squalificato e degli infortunati Vella e Schiavino risponde con un 4-2-3-1 con Marruocco; Tsouka Dozi, Sirignano, Della Corte, Bocchetti; Guerri, Carcione; Esposito, De Vita, Palmiero; Cunzi.
Ritmi blandi nei primi minuti. Il primo tiro in porta è di marca giallorossa: Curiale lanciato a rete è ostacolato da Dozi ma riesce a calciare, trovando un grande Marruocco che si esalta e devia la sfera. Sul capovolgimento di fronte Esposito crossa per Sirignano che di testa cerca il gol ma Bleve a dice di no.
Il copione della gara è scontato: i padroni di casa cercano di fare la partita ma non riescono a produrre trame di gioco spettacolari, mentre la Paganese attende e riparte in contropiede appoggiandosi all’unica punta Cunzi. Tra gli ospiti si mette in evidenza Dozi, vero jolly che si fa trovare sempre pronto sia a centrocampo che in difesa, dove mette pezze alle falle della linea arretrata.
Al 31° Curiale ruba palla al portiere che nel recuperarla lo atterra ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per un penalty. Un minuto dopo Carcione atterra Surraco e l’arbitro assegna una punizione dai 25 metri al Lecce: Lepore batte con una bomba ma Marruocco si supera ancora e devia in angolo. C’è tanto agonismo in campo ma poca precisione, si protesta ovunque e al 36° ne fa le spese Braglia che viene punito con l’allontanamento dal campo. Al 41° De Feudis conquista palla a centrocampo e trova il corridoio per Caturano, il bomber di Scampia calcia a colpo sicuro, Marruocco però, si traveste da Garella, e col piede allontana la sfera e salva ancora la sua squadra. Tre minuti dopo il portiere ospite è costretto a lasciare il campo per uno stiramento, al suo posto entra il classe ’99 Borsellini. Allo scadere brividi in area del Lecce: Bleve esce a vuoto ma nessuno degli avversari ne approfitta. Termina 0-0.
SECONDO TEMPO – Stessi 22 del primo tempo. Si parte sulla falsa riga del primo tempo. Passano tre minuti ed arriva un giallo per Cosenza per fallo su Cunzi.
Il gioco è confuso e per sbloccare questa gara serve proprio ciò che accade: un miracolo, una giocata fantastica. Arriva al 59° ad opera di De Feudis che dai 30 metri carica il missile e lo spara alle spalle di Borsellini. Lecce in vantaggio.
Dopo 4 minuti Cosenza commette fallo su Cunzi lanciato a rete e per l’arbitro è cartellino rosso.
Isetto (secondo di Braglia) a questo punto manda in campo Legittimo al posto di Surraco e ricompone il terzetto di difesa.
Grassadonia risponde con Deli al posto di Esposito, dando peso alla fase offensiva.
Al 73° Moscardelli sostituisce Caturano nel Lecce e un minuto dopo Tommasone entra per De Vita nella Paganese.
Alla mezzora esatta Curiale potrebbe raddoppiare ma il baby Borsellini compie una parata miracolosa e nega la gioia del gol all’ex Trapani.
A due minuti dalla fine del tempo regolamentare Camisa sostituisce Abruzzese infortunato.
I minuti di recupero sono 6.
L’ansia al Via del Mare sale, il Lecce è in dieci uomini, i tre punti sono fondamentali, si lotta fino alla fine… intanto il Foggia perde col Cosenza… l’arbitro fischia ed è secondo posto per i salentini che possono preparare la gara di domenica prossima contro la capolista in maniera più serena. I play off sono sempre più vicini.
TABELLINO
LECCE-PAGANESE 1-0
LECCE (3-4-1-2): Bleve; Alcibiade, Cosenza, Abruzzese (88°Camisa); Lepore, Papini, De Feudis, Liviero; Surraco (65°Legittimo); Curiale, Caturano (73° Moscardelli). A disposizione: Benassi, Lo Sicco, Sowe, Doumbia, Vècsei, Beduschi. Allenatore: Braglia
PAGANESE (4-2-3-1): Marruocco (45°Borsellini); Tsouka Dozi, Sirignano, Della Corte, Bocchetti; Guerri, Carcione; Esposito (67° Deli), De Vita (74° Tommasone), Palmiero; Cunzi. A disposizione: Magri, Penna, Cassata, Grillo, Conticchia, Cicerelli, Bernardini. Allenatore: Grassadonia.
ARBITRO: sig. Marco Piccinini di Forlì
ASSISTENTI: sig. Flavio Zancanaro di Treviso e dal sig. Claudio Cantiani di Venos
MARCATORI:59° De Feudis (L),
AMMONITI:9° Alcibiade (L), 19° Esposito (P), 20° Sirignano (P), 32°Carcione (P), 48° Cosenza (L), 73° Palmiero (P),
ESPULSI: 36° Braglia allenatore del Lecce per proteste, 63° Cosenza (L), 90+3 Sirignano per doppia ammonizione
SPETTATORI: 6802 abbonati e 1903 paganti