Liguori: “Non si molla fino all’ultimo secondo”

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Corrado Liguori, vicepresidente del Lecce

LECCE (di M.Cassone) – Abbiamo intervistato il vice presidente del Lecce, Corrado Liguori, a ventiquattrore dall’amaro pareggio casalingo maturato contro l’Akragas che ha aperto antiche ferite nelle intercapedini dei ricordi dei tifosi giallorossi, ancorati sulle delusioni degli ultimi tre anni. La paura di rimanere in Lega Pro è tanta. Molti calciatori sono sembrati in ombra e in preda ad una stanchezza fisiologica dopo la lunga rincorsa che ha permesso, con l’arrivo di Braglia, di posizionarsi nelle prime posizioni, sperando addirittura in una promozione diretta che dopo 5 giornate sembrava impossibile. Però, dopo 18 risultati utili consecutivi, non è stato sfruttato il fattore campo e nelle ultime due gare giocate in casa, a distanza di una settimana l’una dall’altra, il Lecce ha racimolato soltanto un punto, perdendo col Matera e pareggiando contro i siciliani. Al dott. Liguori abbiamo posto delle domande per capire appunto qual è l’aria che si respira in casa Lecce.

  • Un punto in due gare casalinghe e tante ombre, qual è la sua analisi

«È evidente che negli ultimi tempi stiamo facendo fatica in casa. Anche la partita con il Melfi non è andata per il verso giusto. È pur vero che sia con il Melfi che con il Matera ed anche ieri avremmo potuto vincere ma è altrettanto vero che con il Melfi abbiamo pareggiato al 94° e ieri avremmo anche potuto perdere all’ultimo secondo. Quindi qualcosa non sta andando ed è opportuno oltre che doveroso comprenderne le ragioni. Una cosa però sia chiara, i giocatori che sono andati in campo hanno dato l’anima e tutto quello che in questo momento possono dare, dimostrando il massimo attaccamento alla maglia».

  • Mister Braglia in conferenza è stato abbastanza “ruvido”. Servirà per motivare i calciatori?

«Non entro nel merito delle dichiarazioni del mister, ognuno ha la propria testa e le proprie modalità. Io parto dal presupposto che occorre equilibrio sempre, a maggior ragione in questo difficile momento, da parte di tutti, me compreso e nessuno escluso» .

  • L’impressione che abbiamo avuto noi è che molti elementi sono stanchi e rischierebbero di scoppiare ai play off… Non sarebbe meglio correre ai ripari prima?

«È una vostra impressione e come tale va rispettata. Per quanto mi riguarda sono scelte tecniche che spettano al mister ed avendo noi massima fiducia il lui, non entro nel merito. Abbiamo allestito una rosa di 22 potenziali titolari e di qualità, e di questo occorre dare i giusti meriti al nostro diesse».

  • Che senso ha prendere il capocannoniere del torneo e farlo giocare, quando gioca, fuori ruolo?

«Anche su questo tema le competenze sono di Mister Braglia. Se mi chiede l’opinione da tifoso, le posso dire che vedrei Caturano punta centrale ma ripeto non spetta a me fare queste valutazioni».

  • Non vogliamo addentrarci in questioni tattiche e tecniche ma vogliamo farle dei nomi: Beduschi, Camisa, Liviero, Lo Sicco, De Feudis, Sowe, Caturano e Curiale. Lei cosa ci risponde?

«Ribadisco il concetto espresso prima. È stata allestita una rosa ampia e di qualità e sono certo che questo potrebbe fare la differenza, anzi sono certo che la farà. Voglio approfittare per fare i complimenti a Fabrizio (Lo Sicco). Ha dimostrato con la sua prestazione di confermare quanto espresso sulla rosa a disposizione. Ma questo vale anche per i vari Beduschi, Camisa, Liviero, Curiale, Sowe e De Feudis etc. Tutti buoni giocatori che, ogni volta che sono stati chiamati in causa, hanno risposto con prestazioni all’altezza. Li considero tutti buoni calciatori e quindi continueranno ad essere molto utili alla causa comune».

  • E ora?

«Ora rimbocchiamoci le maniche, analizziamo le motivazioni di un evidente calo in termini di prestazioni e andiamo tutti uniti verso il raggiungimento dei nostri obiettivi. Sia chiaro che nessuno ha mollato e nessuno mollerà fino all’ultimo secondo. Questo lo garantisco. È un campionato particolare e tutto può ancora accadere, anche in chiave promozione diretta».

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