LECCE (di Carmen Tommasi) – Una brutta e pesante botta quella presa inaspettatamente dal Lecce nella gara casalinga persa domenica, 2-1, contro il pimpante Matera di Pasquale Padalino. La formazione di Piero Braglia si è fermata così a 18 risultati utili di fila e con il k.0. del “Via del Mare” si è portato a meno quattro dalla capolista Benevento, che continua senza sosta la rincorsa verso la sognata serie B.
Per la rubrica “Le 4 d” -le quattro domande che ogni settimana poniamo al tifoso di turno per sondare lo stato d’animo della piazza attorno a capitan Romeo Papini e compagni- questa volta abbiamo intervistato l’avvocato leccese Giancarlo Vaglio, membro di “Passione Lecce”, super ed esperto sostenitore della formazione giallorossa ormai da anni.
Lecce-Matera 1-2: i giallorossi hanno disputato la partita che si aspettava?
“Si, come ha ricordato mister Piero Braglia, il Matera ricorda il Foggia nel modo di giocare, per cui mi aspettavo una partita in cui il Lecce avrebbe lasciato il “pallino” del gioco al Matera, più portato alla manovra, puntando sul pressing, palle recuperate e veloci ripartenze…”.
Troppi e visibili errori in fase difensiva: quanto sono pesate le assenze degli esperti Giuseppe Abruzzese e Francesco Cosenza?
“La certezza non posso averla: anche a Cosenza, con i titolari, la difesa ha ballato non poco ma probabilmente sì, non avremmo perso”.
Cinque gare alla fine della stagione: cosa le piace di più e cosa meno della formazione giallorossa?
“Mi piace la cattiveria, la concentrazione ed il carattere che c’erano sempre, o quantomeno spesso, che ci erano mancati negli altri anni. Cosa non mi piace? Beh, sono uno zemaniano, mi piacciono le squadre che giocano a calcio, non aggiungo altro…”.
Il Benevento non molla di mezzo centimetro: a suo parere il Lecce, dopo la sconfitta di domenica, può dire definitivamente addio al primo posto?
“Aspettiamo il prossimo turno: se il Benevento vince a Cosenza probabilmente il primo posto sarà irraggiungibile, in caso contrario, e se noi batteremo l’Akragas, tutto verrà deciso nello scontro diretto”.