VERONA – Al “Bentegodi” tra Verona e Lecce è solo 2-2. Queste le dichiarazioni di mister Roberto D’Aversa nel commentare il match: “La partita si può dividere, nel primo tempo e nel secondo tempo. Nella prima frazione di gioco siamo stati ingenui e abbiamo commesso degli errori. Ma è stato di alto livello. Alla fine Falcone è stato bravo a salvare il risultato. Se c’è da chiudere la partita, la devi chiudere. In serie A, certi errori non vengono perdonati. Purtroppo portiamo a casa un solo punto, ma ci deve servire da lezione. E’ un peccato, ma siamo una squadra giovane. Nelle ultime gare abbiamo perso dei punti. Piccoli e Strefezza? Sono entrati bene, non era facile. Roberto non è stato fortunato, ma deve continuare a lavorare. Ero in dubbio se farlo partire titolare. “Siamo venuti qui a fare la partita con ottime trame di gioco, ma dovevamo evitare il fallo sul 2-2, loro sono bravi sulle palle inattive con Djuric e quant’altro. Banda e Sansone invertiti? Dipendeva da dove giocava Terracciano, hanno attitudini per giocare a destra e sinistra, sia Lameck, ha segnato da giocatore di destra, sia Nicola. Non è quella la problematica. Il rammarico aumenta quando vedo le immagini del primo tempo. E’ un peccato perché quando si può sportivamente uccidere l’avversario bisogna castigarlo. Succede spesso che potevamo raccogliere qualcosa in più in trasferta ma più che altro per l’interpretazione, per le occasioni che abbiamo e perché costruiamo da dietro. Prendiamo anche gli aspetti positivi, sono tanti. Oudin ha fatto una grande partita, lavora con continuità ed è un calciatore importante, come Sansone. Le partite vanno chiuse”, ha concluso il tecnico abruzzese.
ECCO BARONI – Infine, questa l’analisi del mister dei giallo-blu, Marco Baroni: “Volevamo fare questo tipo di partita, ci dispiace per la vittoria che non è arrivata. La squadra c’è e ho visto anche lo spirito di squadra. La squadra deve capire qual è la strada, serve dedizione e spirito di sacrificio, ma loro lo sanno. L’abbraccio con alcuni giocatori del Lecce? Si, ci siamo abbracciati, io sono sempre riconoscente”.