LECCE (di Carmen Tommasi) – Raffaele Alcibiade è immensamente fiero del suo Lecce e crede fermamente nelle potenzialità della squadra in cui con orgoglio gioca, anche perché in punta di piedi è riuscito a conquistarsi, complice l’infortunio di Gianluca Freddi, un posto da titolare e ad onorare con prestazoni importanti la maglia giallorossa: “Onestamente al mio arrivo, mi aspettavo un Lecce forte, ma non a questi livelli. Questa squadra è molto meglio di come l’avevo immaginata e sicuramente me l’aspettavo diversa a livello personale. Mi sono divertito -ha dichiarato il difensore di Torino, classe ’90, 5 presenze ed un gol in giallorosso- a guardare le statistiche e ho notato che non abbiamo mai subito più di una rete a partita. A Cosenza ne abbiamo prese tre, ma mi spiego tutto questo con il fatto che avevamo l’intenzione di spingere di più sul nostro avversario. La cosa su cui bisogna soffermarsi, però, è sicuramente la nostra voglia di andare ancora una volta in vantaggio quando venivamo raggiunti. Abbiamo analizzato con il mister gli errori commessi ed ora pensiamo solo al Matera. Per quanto riguarda la fase difensiva stiamo facendo bene e visto che noi un gol lo facciamo sempre, ecco che siamo arrivati a 18 risultati utili consecutivi. E non intendiamo di certo fermarci ora, a sei gara dalla fine della stagione”.
SENZA PEPPE E CICCIO – Nel match casalingo di domenica prossima contro i lucani è piena emergenza difesa per il tecnico Piero Braglia, viste le squalifiche di una giornata di Giuseppe Abruzzese e Francesco Cosenza: “Sono tante le assenze nel reparto difensivo che pesano ed è inutile negarlo, ma il nostro gruppo è formato da venti titolari e quindi in campo andranno altri compagni all’altezza della situazione. In rosa ci sono ragazzi che giocano poco e che sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra di Lega Pro. Per questo motivo non sono per nulla preoccupato in vista della prossima gara“.
TOCCA A … “NOI DUE” – Il giocatore, scuola Juventus, analizza, poi, la situazione in classifica tra le prime della classe: “Credo che a questo punto la situazione in vetta alla classifica si sia ben delineata. Nel calcio tutto è possibile, ma penso che per il primo posto sarà una lotta a due tra Lecce e Benevento, anche considerato le prestazioni e il rendimento di queste due squadre nelle ultime giornate di campionato. Anche perchè, per chi sta dietro non è facile recuperare 5 punti a 6 giornate dalla fine. Noi non guardiamo agli altri e pensiamo gara dopo gara…”.
PENSANDO ALLA SERIE A – Infine, un piccolo paragone “azzardato”, forse, tra la Lega Pro e l’amata serie A: “Dico che in questa volata finale ci sono delle analogie con quanto sta succedendo in serie A, dove c’è un testa a testa tra Juve e Napoli per lo scudetto. Ma una sostanziale differenza la trovo: in questo caso la Juve saremmo noi, perchè per organico, società e storia il Lecce è paragonabile alla squadra di Allegri. Ora, però, non dobbiamo dimenticare che siamo in terza serie. Rispetto il Matera e non lo sottovaluto, che verrà qui per vincere, ma se giochiamo come sappiamo, aiutandoci e dando tutti il cento per cento, non ce n’è per nessuno. Guardiamo, però, solo in casa nostra“.