Corvino: “Sentirsi Davide e non Golia. Siamo in equilibrio”

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LECCE – Il direttore generale dell’area tecnica, Pantaleo Corvino, fa un bilancio a tutto tondo del calciomercato estivo del Lecce, a poche ore dalla chiusura. Un mercato importante e difficile, frutto di 14 nuovi arrivi e ben quindici cessioni, compresa quella di Hulmand la più onerosa della storia del club giallorosso con il ricavato che è stato tutto investito in entrata: “Ecco la conferenza stampa per concludere il mercato sia perché non ci saranno ulteriori ingressi e anche perché io e Stefano Trinchera saremo a Lecce la settimana prossima. Il nuovo ciclo è cominciato seguendo la solita strategia dei mercati alternativi, dei giovani e della patrimonializzazione. Non è facile cercare di coniugare l’aspetto finanziario a quello sportivo.  Questo nuovo ciclo è partito con la cessione di Hjulmand, la più importante della storia del Lecce. L’intera cifra l’abbiamo totalmente  investita su giovani acquistati a titolo definitivo. Tutto questo operando anche sul monte ingaggi che per i bilanci sono debiti certi e più è alto e più debiti contrai. Rispetto ad altri club della Serie A, abbiamo un monte ingaggi basso e credo anche  tra i più bassi d’Europa: 15,5 milioni lordi. Non lo diciamo per vantarci, avevamo un compito e lo stiamo rispettando, quello di eliminare il dissesto finanziario. In tutto ciò, sono arrivati anche dei risultati sportivi e la nostra Primavera ha lo Scudetto. Vogliamo alzare l’asticella, non è facile, vogliamo sentirci Davide per distruggere Golia. Guai però a sentirci noi Golia. Se mi vedete arrabbiato è perché la serie A è un animale difficile da combattere e questo mi preoccupa”. 

LA ROSA E IL NUOVO CICLO “Abbiamo abbassato l’età media della Rosa, ora è a 23,2 anni. Siamo i più giovani d’Italia e nei primi tre club d’Europa. Abbiamo una rosa di 30 calciatori e 5 portieri, non a caso. Su 25 calciatori di movimento, 17 sono nati dal 2000 al 2004. Questo è un vanto importante. Ci sono 7 calciatori figli della Primavera, altro vanto”.

IL MODULO  “Le strade per arrivare a Roma sono infinite. Abbiamo dimostrato che seguendo una strada , il 4-3-3, ndr, sono arrivati i risultati. Tra 4-3-3 o 4-2-3-1 non cambia molto. Non è una strada molto differente. Giocatori duttili? Blin ha delle qualità e può giocare in più ruoli, scegliamo i giocatori per quello, per la loro duttilità. Strefezza può essere come Mertens e giocare da centrale ma lui può ricoprire più ruoli. Il mio colpo preferito? Sono tutti dei pezzi di cuore”. 

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