Ospite della puntata numero 1641 di Piazza Giallorossa, il portiere dell’US Lecce Marco Bleve. Queste le sue parole in diretta.
MOMENTO – Molti ragazzi, noi che siamo la squadra più giovane del campionato, hanno sentito l’importanza della posta in palio. Non potevamo aspettarci una gara brillante anche per questo motivo. Abbiamo affrontato nelle ultime due giornate Lazio e Spezia, squadre tutt’altro che semplici da affrontare. A fine gara eravamo tutti dispiaciuti per la mancata vittoria, ma eravamo dispiaciuti comunque a testa alta.
SOFFERENZA – Non ho memoria di un Lecce salvo in Serie A con largo anticipo. Quest’anno abbiamo peccato nelle sfide contro le parigrado, le abbiamo sofferte tutte. Su campi più blasonati, invece, abbiamo giocato sempre con il giusto piglio Quest’anno è andata così. Contro lo Spezia abbiamo sentito il peso dei 3 punti, che sarebbero stati decisivi. E’ tutta una questione mentale che ci persegue da quel filotto di risultati negativi che ci portiamo dietro. Gli episodi, poi, ci hanno sorriso veramente poco quest’anno, da ultimo il gol del 2-2 della Lazio. Ora siamo ad un punto in cui serve dare una svolta perché siamo quasi al traguardo.
HJULMAND – In panchina la tensione era la stessa di quella in campo. Capitan Hjulmand relegato in panchina non riusciva a stare fermo nemmeno per un minuto: abbiamo dovuto metterli una cintura! Le sue condizioni saranno ancora da valutare, capiremo da ulteriori analisi se ci sarà dal 1′ a Monza. Umtiti? Ha grande personalità.
LECCESE – Ci sono notti in cui faccio fatica a dormire, più di altre volte. Sento forse un senso di responsabilità maggiore ora che sono cresciuto. Il rapporto con mister Baroni? Ottimo. Abbiamo un rapporto schietto, sincero, ogni minimo dubbio lo affrontiamo sempre. So per certo che neanche lui riesce a dormire dopo ogni partita. A Monza cercheremo di riprenderci quello che non siamo riusciti a prenderci nella gara d’andata, quando abbiamo dimostrato che, nonostante le differenze tecniche, avremmo meritato di vincere. Andremo a prenderci quanto lasciato per strada.