LECCE – “Sicuramente è molto bello, ma preferirei non parare e vincere (sorriride, ndr). Il risultato viene prima di tutto, al di là delle mie parate”: così Vladmiro Falcone, il portierone del Lecce che a suon di parate importanti si è conquistato un posto da titolare nel Lecce di Marco Baroni.
Falcone, lei si sente un leader?
“No, assolutamente. Abbiamo Hjulmand che è carismatico, come Umtiti che basta che dica una parola. Mi sento una persona importante, ma non a tal punto di essere un leader”.
Cosa si prova a parare sotto la curva nord?
“Bellissimo, quando paro è il mio gol, perché sento il boato del Via del Mare”.
Cosa pensa della lotta per la salvezza?
“Sì, noi siamo ora a metà classifica a pari punti con la Fiorentina, se ce l’avessero detto a inizio stagione non ci avremmo creduto. Ci sarà da lottare fino alla fine, di certo non ci salveremo con 5 giornate d’anticipo”.
Qual è stata la parata più difficile nel match con la Roma?
“Quella su Abraham, è stata bella e istinto puro. Il mio preparatore è un grande, mi chiede sempre di stare tranquillo e partecipare all’azione, restando alto ed essendo partecipativo. Anche gli attaccanti studiano i portieri. Da quando mi hanno detto che sono un para-rigori non ne ho preso mezzo. Devo studiare meglio come fare. In partita spero sempre di non prendere un rigore contro, ma in caso cercherò di pararli tutti”.
Con l’Atalanta che partita darà?
“Sì, ultimamente sta ingranando come sempre ha fatto. Si giocherà ad un orario insolito, ma cercheremo di portare via punti”.
Cosa pensa di Samule Umtiti?
“È fantastico, perchè si sta confermando un calciatore di grandissimo spessore. Ci da una serenità incredibile là dietro: è forte ed umile, sappiamo che spesso può risolvere una brutta situazione”.