Ospite della puntata numero 1619 di Piazza Giallorossa, il portiere del Lecce Marco Bleve. Queste le sue parole in diretta.
BALUARDO – Sono l’ultimo salentino, ad oggi, in rosa e cerco a tutti di far capire l’importanza di questi colori, oltre al senso di appartenenza a questa piazza. Sono felice del mio percorso in questa società, nella squadra della mia città. Ora manca un ultimo tassello per coronare tutti i miei sogni: l’esordio in Serie A.
SOSTA – E’ lunga questa sosta. Quello che pensa la gente, lo pensiamo anche noi: noi ci alleniamo sempre in vista della partita della domenica, mentre così è dura. Prima della pausa stavamo attraversando un buon momento e ora dobbiamo ricalarci subito in quella mentalità perché il 4 gennaio inizia un nuovo campionato. Questo periodo sta andando bene: il mister non tralascia nulla, nemmeno il minimo dettaglio. In questi giorni abbiamo svolto un vero e proprio ritiro in sede.
TIFOSI – La nostra gente è incredibile. Prima della partita il mister e il Presidente ci ricordano sempre l’importanza del nostro pubblico. Sia in casa che in trasferta non siamo mai soli.
BARONI – Il mister è un martello, pretende la perfezione. Lui sta già studiando la Lazio. Insieme a lui anche Sassanelli (preparatore dei portieri, ndr). In società tutti hanno un ruolo ben definito e tutti danno il loro fondamentale contributo.
GRUPPO – Abbiamo un gruppo di grande qualità. Strefezza era una scommessa in B ed è divenuto una certezza in A. Umtiti si è calato subito nella nostra mentalità e per lui non era scontato. I colleghi? Con Falcone siamo molto amici, usciamo insieme anche fuori dal campo. Brancolini è un ragazzo d’oro e sono certo che avrà un bel futuro. A Samooja invece a volte faccio anche da papà.
SPOGLIATOIO – In questi anni abbiamo avuto sempre grandi gruppi. Forse il più compatto era quello dello scorso anno, oltre a quello che sta nascendo. Il meno amalgamato? Il primo della C, quando ci è sfuggita la promozione in finale playoff.