Ospite della puntata numero 1614 di Piazza Giallorossa, il tecnico della Primavera del Lecce Federico Coppitelli. Queste le sue parole in diretta.
DOPPIA SODDISFAZIONE – Ieri è stata una giornata da incorniciare, bellissima per noi, per i tifosi e per tutta la società. Abbiamo iniziato la giornata con il successo della nostra Primavera in Coppa Italia, 5-0 sulla Lazio. In serata poi un’atmosfera magnifica allo stadio, contro un’Atalanta che non avevo mai visto così sottotono. Loro sono abituati a giocare forte, non sempre hanno bisogno della profondità, grazie alla loro tecnica e velocità. Il percorso intrapreso è quello giusto: giornate come quella di ieri non sono ripetibili ogni settimana, ma speriamo di toglierci altre grandi soddisfazioni. Il percorso della Primavera e della prima squadra spesso va di pari passo: ci sono i risultati, ma per noi poi conta anche far crescere e maturare ragazzi che, come Gonzalez, possano tornare utili ala prima squadra.
ATTACCO – Colombo e Ceesay sono diversi, ma complementari. Probabilmente ieri Colombo è stato scelto perché partita più congeniale alle sue caratteristiche. Avere valide alternative è sempre un bene. Baschirotto? E’ già uomo-spogliatoio. In campo poi lo ha dimostrato. Ieri il Lecce è stato in totale controllo della partita, vincendo anche i duelli individuali.
PRIMAVERA – Lo scoro anno ero alla guida del Torino, con il Lecce che ci ha battuti conquistando la salvezza in Primavera 1. E’ un qualcosa a cui penso spesso. La scelta di Lecce è stata dettata dalle parole del Direttore Corvino: mi ha parlato di un progetto, del lavoro che c’era da fare, dell’idea e dell’importanza che la società dà al Settore Giovanile. Il Direttore conosce persino i voti a scuola dei ragazzi. Scegliere, così, è stato facile. Ho trovato un ambiente organizzato come non credevo, con personalità di spessore che fanno ben sperare per il futuro. Io ho fatto il mio percorso nelle Giovanili dopo aver iniziato la carriera da giocatore. Poi ho preferito la panchina. Noi veniamo da un periodo sfortunato, ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Ci mancano almeno 6-7 punti. La nostra è una identità precisa. Nomi per la prima squadra? Ci sono vari profili interessanti, ma è difficile fare nomi. Siamo la difesa meno battuta del torneo. Il segreto? Paradossalmente, noi attacchiamo tanto.
BARONI – Il mister è una persona estremamente disponibile e per me, che sono un tecnico giovane, è una grande opportunità.