LECCE – Mister Marco Baroni presenta con queste parole l’attesa sfida di domani del Via del Mare con la Juventus: “Ovviamente è inutile paragonarci alla Juventus, squadra fortissima al di là delle ultime partite. Arriveranno arrabbiati e concentrati, non possiamo pensare di trovare una squadra che sia al di sotto dei propri livelli, tecnici e non solo. Davanti ad un pubblico straordinario e con una squadra così forte c’è tutto per poterci esprimere al massimo. Ho viste cinque gare della Juve e ne posso vedere altre dieci, non è facile trovarne. Abbiamo preparato delle cose come facciamo con ogni avversario. Sappiamo che non sarà facile e che dovremo dare il massimo. Io ciò che voglio è che dobbiamo esserci sotto tutti i punti di vista. Il valore sta nell’importanza del match, noi vogliamo solo che la gente veda che diamo tutto, è la cosa più importante e lo faremo”.
PROBLEMA SULLE PALLE INATTIVE “Abbiamo difeso circa 68 angoli, ne abbiamo quindi difesi tantissimi con ottimi risultati. A volte come a Salerno è stato un episodi, altre è stata una palla in risalita. Non c’è un problema calci d’angolo per il Lecce anche se dovremo essere sempre più bravi”.
IL PASSATO ALLA JUVE – “Sono sempre una persona riconoscente. Certo, mi sarebbe piaciuto fare prima quest’esperienza, ma sono comunque state due esperienze importanti, abbiamo vinto dopo che la Primavera bianconera non vinceva da 5-6 anni. Mi è servito per crescere perché quell’ambiente ti permette di allargare la tua visione nel calcio”.
CAPITOLO BANDA – “Ci stanno dei cali, è giovane e gli è cambiato il mondo sotto tutti i punti di vista. Ha fatto sempre bene, anche con la Fiorentina nonostante in calo. Sappiamo che può darci tanto, se non partirà dall’inizio sarà della partita. A Bologna non è un incidente di percorso ma delle prove di crescita”.
ERRORI FATTII COL BOLOGNA AL DALL’ARA – “E’ proprio una di quelle partite che vorrei rigiocare. Davanti ad un episodio non deve mai mancare la convinzione e lo spirito, cosa avvenuta nel primo tempo di Bologna e non nel secondo. La partita non è mai andata, la puoi sempre riaprire e comunque devi essere sempre lì. Se non vinco imparo”.