Falcone a Piazza Giallorossa: “facciamo tesoro degli errori. Ora ripartiamo”

0

Ospite della puntata numero 1611 di Piazza Giallorossa, il portiere del Lecce Wladimiro Falcone. Queste le sue parole in diretta.

LA GARA – Siamo entrati un po’ tirati in campo e il Bologna è stato bravo ad approfittarne subito. Oggi abbiamo analizzato alcuni episodi con il mister che, effettivamente, ci ha detto di non aver disputato una partita da noi. Siamo andati sotto con un episodio dubbio, poi c’è stato l’errore difensivo sul secondo gol. Ma abbiamo visto anche gli aspetti positivi, come il secondo tempo, che sono i punti da cui ripartire. Eravamo carichi e sicuri alla vigilia e forse proprio questo ci ha fatto cullare un po’ troppo. Questo KO è già alle spalle. Ora pensiamo alla prossima.

LA FASE DIFENSIVA – La difesa mi trasmette sempre sicurezza, a prescindere da chi giochi. Pongracic, Tuia, Dermaku, c’è Baschirotto che è stata una piacevole scoperta, senza contare Umtiti che non ha bisogno di presentazioni. Chiunque giochi mi dà sicurezza e questo cerco di farlo anche io. Ieri ho avuto qualche problema anche io, soprattutto nelle uscite. Ma l’intenzione è darci tutti sicurezza a vicenda. Chiediamo scusa ai tifosi, ieri strepitosi in 4mila.

I DETTAMI DEL MISTER – Lancio lungo o impostazione dal basso? Ci alleniamo su entrambe le opzioni, soprattutto in base al tipo di avversario e come ci viene a pressare. In difesa la qualità c’è ed è tanta; mi fa un certo effetto guidare un reparto in cui figura Umtiti. Fino a pochi anni fa giocavo in Serie C, oggi mi confronto con un campione del mondo che però è molto umile e disponibile al lavoro.

INTENSITA’ – A Bologna non è stata una partita da Lecce. Il mister ci chiede tanta intensità e al “Dall’Ara” siamo venuti meno in questo. Siamo una squadra giovane, neo promossa, non sempre esperta, e dobbiamo sopperire a tutto questo con l’intensità. Su questo l’altro ieri siamo venuti meno. Perché troppi lanci lunghi ? Perché loro venivano a prenderci alti e quindi giocare su Ceesay poteva essere un’opportunità per lottare sulla seconda palla.

IL RIGORE – Non ho visto bene il contatto tra Gendrey e Aebischer perché ero coperto, ma ho visto subito l’arbitro fare segno di continuare a giocare. Poi è stato richiamato al VAR e ha cambiato idea. Non è stato un errore assegnare questo penalty, ma in campo c’è l’arbitro. Non è stato quello l’episodio che ci ha tagliato le gambe, ma partire sempre in svantaggio non aiuta. L’intervento di Medel su Gonzalez? Dal campo ho percepito di un contatto duro, un po’ come quello costato a Hjulmand il rosso a Roma. Stavolta il VAR non è intervenuto.

NUMERO DI MAGLIA – Indosso la 30 anche se faccio il portiere. Il mio numero fortunato è il 3 e ho deciso di metterci uno 0 accanto. Alla Samp poi ho avuto due mentori, come Fiorillo, che indossava il 30. Sto benissimo a Lecce, mi trovo benissimo, in una piazza calda e una città bellissima. Il mio bilancio personale è buono fino ad ora: mi hanno tutti parlato bene di questa piazza e con il DS Trinchera i contatti sono iniziati subito. Tra i miei compagni mi ha impressionato molto è Gonzalez: è un giovane al debutto in A e sembra un veterano. Vuole sempre palla senza paura: avrà una grande carriera. Tra gli avversari c’è Lautaro. Io para rigori? Da quando me lo hanno detto non ci riesco più! Contro il Lecce ho neutralizzato Coda. La Sampdoria? E’ la mia seconda casa da 13 anni. Avevo 15 anni quando sono arrivato a Genova, ma l’esperienza di Lecce per me è lo spartiacque. E’ la mia occasione a 27 anni per dimostrare di essere un portiere da Serie A. Il mio idolo? Courtois. Ma ho iniziato ammirando Gigi Buffon, il portiere più forte della storia.

LE MIE PARATE – Ad oggi la parata con il coefficiente di difficoltà più alto probabilmente quella su Okereke contro la Cremonese. Poi quella contro la Fiorentina su M. Quarta.

CLASSIFICA – La classifica la guardiamo, ci facciamo caso. Ma non è una nostra fissa: pensiamo partita dopo partita. Ad oggi il bilancio è buono: per essere una neopromossa questo è il cammino che dobbiamo fare. Forse ci mancano 2-3 punti.

JUVENTUS – Contro certi avversari serve grande intensità, quella che abbiamo messo sempre in campo, tranne che a Bologna. Il pubblico ci darà una grandissima mano: sarà una bella partita. Il pronostico sembra scritto, il bello sarebbe sovvertirlo.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail