Settimana della svolta oppure lenta agonia. E’ in questo stato che il Lecce troverà sabato pomeriggio il prossimo avversario, la Juventus di mister Massimiliano Allegri. Sì, perché l’avvio di stagione è tra i peggiori della storia recenti dei bianconeri, con un primo posto distante anni luce e una situazione europea ai limiti del drammatico.
Mesi di tensioni e polemiche all’ombra della Mole per via di un inizio di campionato altalenate fatto di cinque vittorie, quattro pareggio e due clamorose sconfitte contro Milan, ma soprattutto Monza. 19 punti in undici giornate e una posizione in classifica che ad oggi non basterebbe nemmeno per entrare nella Conference League. Per non parlare della situazione in Champions dove la Vecchia Signora con un solo successo e ben tre KO è ad un passo dall’eliminazione già dalla fase a gironi e rischia anche di non retrocedere in Europa League.
In tutto questo da più parti si è chiesta la testa di Allegri che, però, la società ha sempre difeso pubblicamente e non. La dirigenza guidata da Andrea Agnelli, invece, ha chiesto una reazione direttamente allo spogliatoio. E così, dopo la clamorosa deblace in Champions contro il Maccabi Haifa ed il conseguente ritiro, sono arrivati i successi in campionato nel derby contro il Torino e il poker rifilato all’Empoli nell’ultimo turno. Due vittorie di fila, inedite in questa stagione, che possono diventare il via alla rimonta.
La trasferta di Lecce per gli uomini di Allegri arriva nel mezzo di due sfide cruciali in Europa contro Benfica e PSG: vincerle tutte è d’obbligo per i bianconeri per risalire in classifica e per rimanere aggrappati all’impresa ottavi di finale in Champions.
Per farlo mister Allegri deve dare fondo a tutte le sue doti motivazionali anche perché non c’è tutta la rosa a disposizione. Di Maria e De Sciglio sono out da un paio di settimane, Bremer è andato KO nel derby contro il Torino; poi ci sono i lungodegenti Chiesa e Pogba sono sulla via del rientro, ma difficilmente saranno disponibili per la trasferta in Salento. E allora le attenzioni sono tutte su Dusan Vlahovic (scoperta di Corvino ai tempi della Fiorentina) già a quota 6 gol, ad Arkadiusz Milik e anche al ritrovato Rabiot, autore di una doppietta del 4 a 0 rifilato all’Empoli. Senza dimenticare il grande ex Juan Cuadrado ancora caccia del suo primo timbro stagionale.
Nonostante le difficoltà, le qualità della Juve sono indubbie e al “Via del Mare” il clima sarà rovente. Dopo Inter, Napoli e Roma il compito del Lecce sarà quello di spaventare anche i piemontesi. L’impresa non è di quelle impossibili.