Ospite della puntata numero 1605 di Piazza Giallorossa, il Presindente dell’U.S. Lecce Saverio Sticchi Damiani. Queste le sue parole in diretta.
DELUSIONE – Quello che è accaduto ieri è stata una partita con una coda che ci saremmo voluti risparmiare volentieri. A malincuore ho voluto parlare solo io a caldo, in cui ero non arrabbiato, ma deluso. Credo di aver detto la mia idea e oggi la mia idea resta la stessa, anche dopo le interlocuzioni avute con i vertici arbitrali. Ieri ho parlato di appigli regolamentari che potevano giustificare l’operato della squadra arbitrale, ma non ce ne sono. Si è fatto riferimento a due soli episodi, quelli dei due rigori: episodi netti e plateali. Ma c’erano altre situazioni che avrebbero meritato approfondimento. Per distribuire le responsabilità sarebbe utile ricostruire i dialoghi avuti tra arbitro in campo e sala VAR: il tutto non per fare dietrologia, ma per amor di verità. In questi anni abbiamo costruito un rapporto sereno e collaborativo con la classe arbitrale, ma i due errori sono oggettivi e macroscopici e ciò viene confermato da tutti. Ora come club vogliamo vedere che conseguenze avranno questi due errori sui diretti interessati. I punti persi ieri non ce li restituirà nessuno, ma per essere rispettati – come siamo su tutti i tavoli – abbiamo degli strumenti che ci fornisce il sistema. La cosa importante è che questi episodi provochino voglia di andarci a riprendere il maltolto sul campo.
EPISODI – La cosa certa è che il Lecce meritava di vincere. Due episodi sono lampanti, altri sono discutibili, ma comunque gravi. Ieri giocavamo contro una squadra che ha investito milioni e milioni per questo campionato. Noi invece veniamo da un mercato da scrivici e di idee, rischiando sui giocatori della Primavera. Noi stiamo proponendo davvero una sfida al calcio italiano, con coraggio. Nonostante tutto, con le scommesse e con gli episodi, anche ieri abbiamo rischiato di vincere.
CARATTERE – Questa parte iniziale di campionato abbiamo visto come il Lecce possa giocarsela contro chiunque, dall’Inter al Monza fanalino di coda. E’ quello che speravamo: da Baschirotto a Pongracic, da Hjulamand a Gallo, fino a Banda. Fino a Gonzalez, che passa dalla Primavera ad essere titolare in A con gol: tutte scommesse che ci auguravamo di vincere. Dopo sei giornate vedo che tutti gli elementi che sognavamo, ci sono.
HJULMAND – La scelta di optare su di lui come capitano risponde alla volontà che dicevo prima: fare cose non scontate. Lui anche in A si sta confermando a livelli altissimi: è un ragazzo perbene, pulito, da Lecce. Un giovane con un grande attaccamento alla maglia e che sta diventando sempre più padrone dello spogliatoio. Prima della partita lui raduna tutti in cerchio e fa un discorso motivazionale, prima in italiano poi in inglese.
I GIOVANI – I nostri ragazzi sono partiti forte, con carattere e personalità. Dietro c’è un grande lavoro dell’allenatore, dello staff e di tutta la società. Corvino poi è bravo a scegliere gli uomini, non solo i giocatori. Vedere in campo ieri nel finale nove elementi nati dal 2000 in poi, tutti i proprietà, mi riempie di orgoglio. Poi il giorno prima la Primavera ha battuto l’Inter campione d’Italia e sono ancora più contento.
PIANO TRAFFICO & PUNTI RISTORO – So bene dei problemi legati al recente piano traffico comunale in occasione delle partite e della pioggia di multe arrivate ieri allo stadio. Devo ammettere che ho assistito ad un piano traffico che ha reso complicato l’accesso allo stadio, in merito al quale il Lecce non è stato interpellato e questo mi dispiace. Sapere che i tifosi che non trovano posto siano anche multati mi preoccupa. Non vorrei che si allontanino dallo stadio per questi motivi. Vorrei, senza fare polemica, che vengano rivisti questi problemi e non vengano multati i nostri tifosi, magari interpellandoci perché noi abbiamo il polso della situazione quotidianamente. Dobbiamo ricordarci tutti che la Serie A è il patrimonio di un territorio. So anche di alcuni disagi nei punti ristoro.
CRESCITA – La squadra comunque è in crescita. Di allenamento in allenamento il gruppo cresce e vedo germogliare qualcosa che può darci soddisfazioni. Il tutto con l’incredibile affetto del pubblico, anche ieri 25mila sugli spalti. Chi capisce di calcio sa che questa squadra ha ancora ampi margini di crescita, soprattutto dal punto di vista anagrafico.
LA SOCIETA’ – Ieri abbiamo ospitato allo stadio Renè De Picciotto, con il quale ci sentiamo sempre, cordialmente. Lo abbiamo invitato dopo che gli è accorso un lieve infortunio. La nostra Serie A, rispetto a tre anni fa, è cambiata perché più strutturata: abbiamo potenziato alcuni ruoli, il settore giovanile e con un progetto tecnico completamente diverso. Poi tutti noi abbiamo acquisito un’esperienza diversa. La compagine societaria è formata da un gruppo storico di soci straordinaria e una nuova compagine che non si sente, ma è presentissima. E poi c’è un DG importante, con 17 anni di lavoro alla Fiorentina. Certamente siamo molto più strutturati. Il Lecce ha grandissimo appeal. Chiunque vede lo spettacolo della nostra terra si emoziona.
SALERNITANA – Sarà una partita tosta contro una squadra che ha alzato l’asticella. Noi peró siamo in continua crescita, vedo segnali positivi e vorrei vederli anche a Salerno. Più volte abbiamo perso punti per episodi sfavorevoli, magari d’ora in poi ci girano meglio.
UMTITI – Umtiti sta bene, si allena regolarmente, si tratta solo di metterlo in pista dato che non ha mai saltato un allenamento. Di Umtiti Corvino me ne parlò la mattina della partita col Sassuolo e non ci credevo. La sua è stata un’operazione tecnica perchè il ragazzo vuole giocare. Il resto è storia perché in quei giorni Lecce ha fatto il giro del mondo, anche per l’emozione con cui il ragazzo su è presentato.