Dermaku da Folgaria: “La serie A? Sarà un campionato tosto”

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Kastriot Dermaku, difensore US Lecce

FOLGARIA (Trento) – Prima intervista dal ritiro di Folgaria per il Lecce targato serie A. Ai microfoni di TeleRama e dell’US Lecce ha parlato Kastriot Dermaku che si appresta a vivere la terza stagione con la maglia del Lecce e potrebbe essere lui il nuovo capitano della compagine giallorossa.

PRIMI GIORNI DI RITIRO – “Stiamo lavorando tanto e bene. Anche atleticamente si lavora abbastanza come è giusto che sia in questo periodo. È normale che si fatichi in questo momento, ma andremo ad affrontare un campionato difficilissimo dove l’aspetto fisico avrà la sua importanza”.

LEADER – “A parte Bleve che è cresciuto qui, questo è il mio terzo anno in maglia giallorossa. Cerco di dare una mano ai ragazzi più giovani, ai nuovi arrivati. La mia parte è quella di dare non solo una una mano, ma pure l’esempio ai compagni di squadra, soprattutto per quanto riguarda lo spirito con cui bisogna allenarsi”.

I NUOVI COMPAGNI – “Per ora sono solo in tre, ma ne arriveranno altri. Ci sono tanti giovani della Primavera. Comunque stanno lavorando molto bene. Però ora tanto lavoro, le qualità non sono ancora ben visibili. Appena saremo al completo faremo un gran lavoro”.

SI TORNA IN A – “Ho sposato questo progetto del Lecce andando via da Parma perché ero convinto che ci sarei ritornato. E così è stato. Per me è importantissimo affrontare un campionato così difficile, è uno dei migliori al mondo ed è una soddisfazione immensa giocarci”.

K. Dermaku (foto P.Pinto)

NAZIONALE ALBANESE – “Sì, certo. Sono sempre rimasto in gruppo anche se nell’ultimo anno ho giocato poco però fa sempre piacere essere convocato e fare parte della propria Nazionale, rappresentare il proprio paese. Il mio obiettivo è quello di rimanere legato alla mia Nazionale e togliermi belle soddisfazioni”.

INIZIO DI CAMPIONATO DURO – “Sarà un campionato tosto, stiamo lavorando molto a livello atletico. Affronteremo subito una grande squadra, ma prima o dopo dovremo affrontarle tutte. Prima o dopo cambia poco. Abbiamo una piccola fortuna: giocare in casa con la spinta dei nostri tifosi che rappresentano come sempre il dodicesimo uomo in campo”.

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