LECCE – “Diciamo che pensavamo a una partita facile, dopo un certo punto, e le energie erano ridotte al lumicino dopo Monza. Abbiamo recuperato poco fisicamente e mentalmente. Ci è toccato soffrire come avviene in queste gare quando le riapri. Ho sperato -spiega l’allenatore toscano- nell’annullamento del 2-1. Abbiamo segnato in contropiede, se avessimo avuto energie avremmo segnato subito, invece abbiamo fatto il tris alla fine. Ai ragazzi non rimprovero nulla. Se potessi rimboccherei le coperte a tutti stasera. Questo è un campionato complicato, si gioca ogni due giorni. Da Monza siamo tornati alle 3 di notte, non c’è tempo per recuperare. Questa è una squadra che non molla mai, non sarà facile. Non vedo l’ora di arrivare dopo Perugia, avremo 5 giorni importanti dove dovremo molto recuperare e mettere dentro un po’ di lavoro”: così Marco Baroni nel post Lecce-Ascoli, terminata 2-1 per i suoi.
CAPITOLO RODRIGUEZ – “Ormai tutti conosciamo il suo talento. Lui deve diventare un giocatore forte, dopo lo Spezia ha subito l’infortunio prima di Roma e appena rientrato ha avuto le sue possibilità. In quel ruolo abbiamo giocatori come Ragusa, che oggi ha giocato bene e ha mancato solo il gol. Mi chiedete se ora ho un’alternativa importante? Abbiamo un rapporto schietto e leale, parlo più con lui che con gli altri e non lo faccio perché è diverso. Lui pensa al gol ma non lo deve cercare. Deve tenere dei palloni, fare un percorso come tutti i giovani senza essere frettoloso. Lui fa parte di una staffetta che si può fare con Listkowski, Strefezza e gli altri”
IL CALO – “Ci sono state un sacco di situazioni. Partiamo da dietro. Noi abbiamo Tuia che ha 70 minuti poi va in fatica, Calabresi aveva un problemino, Barreca ha speso tanto tra Monza e oggi. E’ arrivato un momento in cui molti giocatori avevano finito le energie. Quando sei avanti si fa l’errore di arretrare e non a caso sul 2-0 ho cambiato gli esterni per mettere gamba e restare offensivo. Alla fine sono stato costretto a mettermi a cinque perché non riuscivamo più a vincere i duelli. Oggi era troppo importante il risultato. Le dichiarazioni di Sottil sul fatto che la sua squadra meritava di più? Stroppa dice che il rigore non c’era, non sa il regolamento. Ha parlato già lui? Stop, bene così. Conferme in formazione di Helgason e Gargiulo? Thor è in crescita costante, ha personalità. Gargiulo? Avevamo bisogno di centimetri, abbiamo pagato sulle palle inattive. Io ora ho altri due centrocampisti, Majer, che stimo tantissimo e ora deve un attimino rifiatare ritrovando energia mentale. Stessa cosa per Bjorkengren, un ragazzo stratosferico sotto tanti punti di vista. A Perugia si dovrà correre, qualcosa cambieremo forse”.
CALABRESI CAPITANO – “In questo momento Arturo rappresenta lo spirito del gruppo, è uno che dà tutto quando gioca, negli allenamenti. Per lui stato il giusto premio dopo un inizio difficile. Calabresi si è comportato bene essendo sempre un punto di riferimento della squadra”.