Listkowski: “Voglio ancora crescere, a Lecce sto benissimo”

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LECCE –  “Sono molto contento del momento che sto vivendo. Ad inizio stagione non giocavo tanto e avevo forse qualche problema nel comprendere la tipologia di gioco che dovevo fare. Ero abituato a volere palla addosso, poi parlando con il mister ho capito meglio cosa mi chiedeva ed i movimenti che dovevo fare. Diciamo che è un buon momento, ma so che posso ancora migliorare tanto. Sono contento di aver realizzato due gol di fila. Il più importante è stato probabilmente il primo perché ci ha permesso di ottenere la vittoria”: così Marcin Listkowski nel raccontare il suo momento d’oro con la maglia del Lecce. L’attaccante polacco viene da due gol di fila, il primo con il Vicenza e il secondo con il Como.

VOGLIA DI LECCE“L’anno scorso non è stato facile per me perché ho avuto tanti problemi fisici. L’importante è che ora sto bene e so che quando sono in forma posso dare tanto. A Lecce mi sono trovato subito bene. Non è una grandissima città ma mi trovo benissimo, anzi mi piace di più proprio per questo. Da appena sono arrivato mi sono reso conto che è una realtà in cui il calcio è importantissimo e questo per me è stupendo“.

I CONSIGLI DEL MISTER –  “Mi dice sempre di attaccare la porta e mi ha aiutato a capire le cose che dovevo migliorare. Il mister ci dice sempre che è l’attaccare lo spazio l’aspetto fondamentale per realizzare il gol. Che segna sempre chi non ha il pallone. Tutti vogliono sempre giocare come titolari perché è sempre meglio quando ha più tempo a disposizione nel corso di una partita. Poi è anche chiaro che, seppur più difficile, bisogna farsi trovare pronti a gara in corso ed essere sempre disponibili per le scelte del mister. A Como stato un peccato pareggiare perché penso che abbiamo fatto bene, creando tante occasioni come il rigore nel finale. Ora pensiamo però già ai prossimi appuntamenti”.

IL GRUPPO E I “VECCHIETTI –  “I giocatori con esperienza sono importanti in tutte le squadre per aiutare i giovani. Anche in Polonia era così. Io posso dire che in realtà prendo un po’ da tutti, a prescindere se siano giovani o grandi. Questo è importante in un gruppo”.

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