LECCE – Il direttore generale dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, dopo aver presentato Paolo Faragò, ha fatto il punto della situazione.
NUMERI – “Parto dai numeri che ci dicono che il cambiamento fatto per raggiungere l’obiettivo tecnico ci sta portando sulla strada giusta. Abbiamo quasi il migliore attacco e quasi la migliore difesa, dunque siamo sulla strada di equilibrio che cercavamo. Abbiamo voluto cambiare attraverso un nuovo modello, in accordo con Baroni, e questo sta dando i risultati. Questi numeri ci danno indicazioni sul mercato. Essendo a pochi punti della vetta squadra e gruppo stanno facendo bene, quindi ci sono degli equilibri che non vanno scombinati. Nel cercare di vendere e di far entrare devi tenere conto di questo”.
EQUILIBRIO E CONTI IN ORDINE – “In questa serie B ci sono dei magnati che cercano di equilibrare equilibri economici di un campionato che deve molto stare attento ai conti. Per tutti gli altri, con oculatezza e anche sacrifici dei soci, l’equilibrio è fondamentale e con esso un progetto tecnico adeguato. Noi facciamo parte di queste realtà, dove non è facile creare un collettivo competitivo. Non è facile fare squadre forti con queste risorse, soprattutto se come noi devi ricostruire. Per essere vincenti, poi, servono altri passaggi ancora. Se sbagli poco quando sei competitivo diventi vincente, però serve pazienza e tempo. Non è semplice alla luce dei tempi che stiamo passando che non ci aiutano affatto a fare calcio”.
L’EX FALCO – Su Filippo Falco, invece, spiega: “Il calciatore è a titolo definitivo alla Stella Rossa per un milione e mezzo di euro. Questo non è stato ancora pagato dunque ci saranno delle penali come da ricorsi che abbiamo vinto. Ora dobbiamo solo riscuotere“.
CALABRESI – “Abbiamo delle linee ben precise. Nel corso della stagione più capitare che un tecnico punti più su un giocatore rispetto ad un altro e che quest’ultimo sia poi scontento di giocare meno. Dobbiamo considerare anche questo, tenere conto cioè che avere giocatori scontenti non ci conviene. Noi non abbiamo nessun impegno con Calabresi, non gli abbiamo promesso la maglia da titolare dicendo poi che poteva andare via se riserva. Tuttavia se un calciatore che si è sempre comportato bene ci chiede l’opportunità di essere titolare altrove noi lo accontentiamo. Dobbiamo però avere due giocatori per il ruolo, quindi in caso di uscite si cercheranno entrate”.
UN CENTRALE – Arriverà sicuramente un centrale difensivo, dopo le cessioni di Meccariello e Bjarnason: “Difficilmente ci facciamo trovare impreparati, ma perché stavolta vogliamo volutamente farci trovare impreparati con tre elementi per quattro ruoli? Perché chi merita va premiato. Inizialmente abbiamo ottimizzato al massimo il trasferimento di Bjarnason, uno che voleva giocare per non perdere la nazionale. Poi è arrivata la richiesta di Meccariello, che voleva trovare spazio in un club dove voleva fare il titolare. Era il quarto marcatore, ma anche un ragazzo da premiare. Ora abbiamo tre titolari e stiamo lavorando per completare il reparto difensivo. Abbiamo un solo compito, quello di allargare la qualità. L’unico principio, questo, che ci accompagna nella scelta anche del quarto difensore”.
IL VICE CODA – “Non abbiamo mai detto che stiamo cercando un esterno offensivo perché abbiamo Strefezza e Di Mariano, elementi con numeri che parlano da soli. Con elementi da 9 e 4 gol devi solo che essere soddisfatto, in Serie B sono risultati straordinari. Per questo non dovresti certo preoccuparti di esterni titolari, nelle alternative abbiamo Listkowski, che quando sta bene fa sempre il suo. Poi c’è Olivieri: sento su di lui commenti ingenerosi ma l’anno scorso ha fatto 29 presenze nell’Empoli, non in una squadra che è retrocessa. Non sono due ‘scappati di casa’. La serie B è un laboratorio, vedi quanto fatto con Strefezza, appetito da club importanti di A. Non lo sbandieriamo perché vogliamo tenerlo con noi fino alla fine. Dietro a questi elementi, così come dietro a Coda, non è semplice metterne altri. Non è facile prendere giocatori e dirgli di venire a fare 4-5 presenze perché davanti ci sono elementi del genere. Né si possono spendere centinaia di migliaia di euro per chi farà poche gare. Per me e Trinchera non è facile trovare un vice-Coda…”.
L’ATTACCO – “Asencio? Una prima punta, detto ciò, possiamo anche prenderla. Ci siamo vicini, purtroppo una malattia può rinviare l’arrivo di un calciatore, ma siamo in attesa che tutto si materializzi. Pensavamo che Rodriguez potesse essere il vice-Coda, pensavamo potesse fare la prima punta sebbene con caratteristiche diverse, tipo quanto avviene a Napoli con Osimhen e Mertens. Noi pensavamo di fare l’interesse del giocatore, ma a volte succede che, magari inconsciamente, il calciatore non supporti. Con Olivieri stiamo facendo lo stesso lavoro, il calcio è questo. Servono idee, lavoro dell’allenatore e disponibilità del giocatore per sviluppare il tipo di calcio che si vuole fare”.
IL SETTORE GIOVANILE – Infine, un commento su quello che si farà in sede di mercato per il settore giovanile: “Il mio obiettivo è la felicità dei nostri tifosi ed i nostri tifosi sono felici quando vincono. Non solo per la prima squadra, dove la classifica ci vede protagonisti, ma anche nelle giovanili. Tra B, Primavera e Under 17, le nostre principali vetrine, abbiamo perso solo 7 volte totali in metà stagione. Sono risultati importanti e noi puntiamo a fare sempre meglio per il bene del nostro Lecce. Se c’è da fare faremo”.