LECCE – Se dici Lecce e poi dici Frosinone, allora stai parlando delle uniche due squadre della Serie B che al momento hanno subito solo una sconfitta in stagione. Un cammino pressoché identico quello che accomuna salentini e ciociari che sabato si ritroveranno di fronte allo stadio “Benito Stirpe” in quello che sarà il big match della 13esima giornata di campionato.
Anche per la comitiva di Fabio Grosso solo 10 gol subiti, proprio come il Lecce, ma 18 quelli realizzati, tre in meno rispetto al gruppo di Baroni.
Similitudini finite? Niente affatto perché anche i canarini optano per il 4-3-3 come veste tattica ideale per mettere in risalto le doti di un gruppo più che collaudato per la cadetteria, ricco di nomi che di campionati ne hanno giocati eccome. Un modulo però camaleontico, capace di trasformarsi all’occorrenza in un 3-5-2 o addirittura in 4-5-1.
Leali tra i pali, Gatti e Szyminski nel cuore della difesa, Boloca playmaker, Garritano-Canotto tandem offensivo.
Il grande merito di Fabio Grosso, arrivato in terra ciociara la scorsa estate, è stato però quello di trovare fin da subito la via per mandare in rete ben 13 elementi della rosa. Il capocannoniere interno è il centrocampista francese Charpentier, giunto già a quota 4 gioie personali, a segno da tre partite consecutive. Nell’ultima giornata disputata, Charpientier ha prima servito l’assist vincete a Lukic, poi ha siglato il 3-0 nella roboante vittoria ottenuta a Benevento. Un 4-1 in trasferta che dà il giusto senso di come quest’anno i gialloblu vogliano candidarsi per un ruolo da assoluti protagonisti del campionato.
Allo stadio “Stirpe” è arrivato l’unico KO stagionale, contro il Cittadella alla settima giornata.
Per il Lecce una vera montagna da scalare questo Frosinone. Compito di Marco Baroni sarà quello di ripetere l’impresa riuscita a Corini un anno fa: nella passata stagione, infatti, i salentini si imposero con un perentorio 0-3, con le firme del solito Coda, autore di una doppietta, e con il pallonetto d’autore targo Pablo Rodriguez.