LECCE – Il tecnico Marco Baroni ha parlato alla vigila di Lecce-Monza e ha presentato così il big match del “Via del Mare” che aprirà la settima giornata di serie B: “Non dobbiamo guardare alle nostre spalle ma avanti. Affrontiamo una squadra importante che ha fatto investimenti importanti. È una squadra forte che piano piano sta trovando certezze di squadra. Noi dobbiamo guardare alla nostra prestazione. Dobbiamo fare una gara importante per dare continuità, abbiamo la voglia ed il dovere di centrare una prestazione di altissimi contenuti sia fisico che mentali”
L’INFERMERIA – “Paganini ha saltato due giorni per una contusione. Tuia ha sempre svolto un lavoro differenziato, oggi è stato l’unico giorno che è rientrato con noi. Abbiamo preferito fargli fare un lavoro a parte, ma possiamo dire che è recuperato e potrebbe giocare. Domani partirà Barreca dal primo minuto. Gallo ha avuto un riacutizzarsi del problema che ha avuto qualche tempo fa, si è fermato ieri e abbiamo deciso di non portarlo. Dermaku è disponibile, il nostro obiettivo è farlo scendere in campo dopo la sosta. Vediamo che succede, ma non giocherà dal primo minuto. Il giocatore sta bene e dopo la sosta sarà pienamente recuperato”.
SU MAJER – “Zan potrebbe partire dal primo minuto. Lui ultimamente ha cercato di più la ricezione della palla ma noi abbiamo bisogno di un giocatore che si sappia far trovare pronto anche negli ultimi 30 metri. Ha fatto una settimana importante ed ho visto la voglia di scendere in campo”
IL 4-3-3 – “Noi continueremo con questo sistema di gioco, perché abbiamo le possibilità per farlo. Il 4231 non la considero nemmeno una variante ,dobbiamo guardare anche le caratteristiche dell’avversario. A Cittadella lo abbiamo fatto bene e pian piano ci stiamo lavorando. Per adesso lo stiamo utilizzando a gara in corso ma non è escluso che si possa proporre di più. Calabresi? Lo abbiamo voluto, il ragazzo ci dà un contributo straordinario nel gruppo, per come si allena. Contro l’Alessandria ha fatto bene, ma anche Gendrey sta facendo bene. Se c’è competizione va bene, perché questo alza il livello dell’allenamento, del lavoro ed è una risorsa importante per tutti”.
I TIFOSI – “Il nostro pubblico non ha bisogno di appelli. So quanto il calore dei nostri tifosi sia tangibile sia allo stadio che a casa. Noi abbiamo il dovere di dare dei messaggi importanti in campo, dando tutto e portando delle idee. A volte ci riusciamo a volte meno ma il nostro obiettivo è questo qui”.