LECCE – Il presidente del club di Via Colonnello Costadura Saverio Sticchi Damiani, ospite della puntata 1561 di Piazza Giallorossa, ha fatto il punto sulle prime gare di campionato, sulla vittoria in extremis in rimonta del “Via Del Mare”, 3-2, con l’Alessandria e su tante altre tematiche di attualità in casa giallorossa: “In termini di risultati è stato un bel weekend con la vittoria di prima squadra, primavera e U17. Per quanto riguardo la prestazione, abbiamo giocato peggio -spiega il presidente- rispetto alla trasferta di Benevento. Ho rivisto la partita, giocare con 35 gradi non è semplice ed il nostro terreno di gioco non sta bene. Ci sono state anche lacune oggettive nella prestazione colmate dalla voglia di vincere. I gol che abbiamo subito ce li siamo fatti da soli. Abbiamo lanciato troppo rispetto a Benevento, non bisogna far finta di non vedere. I tre punti tutto sommato sono pesantissimi”.
L’ARDUA B – Il progetto Lecce continua con forza e determinazione, in una serie cadetta molto competitiva: “Fare questo progetto in tempo di pandemia, con giocatori giovani e di proprietà, non è facile. Specialmente in questa serie B terribile con tante proprietà estere che hanno investito tanto. Le dinamiche della cadetteria stanno somigliando alla A, le neopromosse quest’anno stanno avendo difficoltà”.
I BABY E IL CLUB – “La società va sempre al centro, niente va subordinato alla forma di un giocatore in un tale momento. Ci sono giocatori che hanno avuto degli infortuni, come Vera e Gallo. Ciò ha creato un clima ostile e i ragazzi sono andati in bambola. Il tifoso è libero di esprimersi, magari è meglio farlo alla fine. Però, Vera e Gallo si sono spenti e i dieci minuti dopo l’errore sono stati più brutti. I ragazzi vanno accompagnati, tutelati, non vanno bruciati dei talenti che si costruiscono con tanta fatica”.
CAPITOLO PABLITO – “Lui è stato un investimento importante. Nel nostro modello tattico la sua presenza è ben delineata, lo ha confermato oggi Baroni. E’ un patrimonio della società e abbiamo interesse a valorizzarlo. Il nostro modello tattico prevede quattro difensori e due esterni. Davanti si può giocare senza problemi con un centrocampista come Gargiulo o con un giocatore come Rodriguez. L’opportunità di farlo giocare insieme a Coda c’è e l’allenatore lo sa”.
LE STRUTTURE – “Stiamo investendo sulle strutture di allenamento, abbiamo tutto ad Acaya, l’infermeria sembra un reparto di ospedale e non abbiamo bisogno di appoggiarsi in strutture. C’è gente che pensa che io dica questo per coprire il risultato negativo del momento. A me non frega niente, io lo dico perché è la verità. Ora stiamo realizzando gli sky-box. Per la copertura aspettiamo la risposta del Coni per un finanziamento, ora ci si sta concentrando sulle ristrutturazioni interne. La partita non è chiusa. Chiamo ogni giorno Giovanni Malagò”.
LA CURVA NORD – “Lo striscione mi ha sorpreso perché si parlava dell’US Lecce come una società che fa profillo. Noi profitto non ne abbiamo mai fatto, abbiamo avuto solo perdite. Io comunque non me la prendo, non m’impermalosisco. Se l’ultras ha percepito questo vuol dire che non siamo bravi a comunicare. Se il tifoso pensa l’opposto della realtà vuol dire che noi stiamo sbagliando. Abbiamo parlato un po’ troppo di soldi e di bilanci. Sbagliando, lo abbiamo dato per scontato. Il dato oggettivo è che in sei anni abbiamo sempre perso”.
UN SMS FORTE -“Ho archiviato tutto questo e per me è un limite della comunicazione. Spero che la Curva Nord, che ci ha sempre accompagnato, risolva problemi di tutt’altra natura che attengono ai loro ideali. La squadra ha bisogno del tifo della Nord, incessante per novanta minuti. Il tifo della Nord copre il tifoso isolato che demolisce il giocatore che fa l’errore individuale”.
LA PRIMAVERA – “Quando ci sono le convocazioni in Nazionale mandiamo 10 giocatori. La Primavera 1 è un altro mondo rispetto alla Primavera 2 e anche la prima squadra sta facendo giocatore elementi giovani. Ora i “vecchi” sono i classe 1996, ma i risultati non arrivano con la bacchetta magica. Oltremarini? E’ in convalescenza e speriamo di averlo nel corso del campionato. Felici è sulla via del pieno recupero, farà un po’ di condizionamento con la Primavera e poi si trasferirà in prima squadra. Ciucci e Macrì hanno avuto invece degli infortuni importanti, abbiamo pagato a caro prezzo la vittoria di Verona”.
BUONE NUOVE – “Qualcosa di nuovo ci sarà. Sono discorsi che affronteremo tra settembre e ottobre. De Picciotto c’è sempre, oggi l’ho sentito. L’evoluzione dell’US Lecce sarà in termini di governance, vedremo…”.