LECCE – Mister Marco Baroni, a caldo nel post match, analizza così la prestazione dei suoi fatta di alti e bassi con cui il Lecce ha battuto in pieno recupero 3-2 l’Alessandria: “A fine match abbiamo gioito tutti insieme, questo è un gruppo giovane e c’è compattezza fra la società, lo staff e la squadra. Ai ragazzi ho detto che l’atteggiamento mi è piaciuto, mi è piaciuta la voglia di crederci fino in fondo. C’era la voglia di non lasciare punti in modo immeritato. Spesso l’avversario -spiega Baroni- si trova in vantaggio senza aver fatto niente, perchè non ricordo una parata di Gabriel. Poi, la mia squadra è andata un po’ in tensione, anche se ha creato delle occasioni. Dopo il 2-1, penso, che la partita era in salita. Ci prendiamo il risultato e, in questo, momento è giusto gioire. Dopo il pareggio la squadra è andata in tensione, abbiamo sbagliato appoggi facili dando all’avversario la possibilità di metterci in pressione. Siamo una squadra giovane e abbiamo bisogno dei risultati e, questo ,risultato sarà fondamentale”.
POCO CONCRETI – “Sono convinto che questa squadra troverà il gol con facilità, ci sono dei momenti della gara che vanno letti diversamente, meglio. Non si può rimettere in equilibrio un risultato senza che l’avversario faccia molto per farti gol. Ci sono stati molti errori tecnici che questa squadra non deve fare. Dobbiamo essere più sereni nel cercare la giocata”.
SU PABLITO – “Su di lui ci abbiamo investito tutti. Quest’anno è un giocatore importante, ha saltato le prime due partite a causa di una squalifica e questo lo ha portato a lasciare qualcosa in settimana. Ieri però abbiamo avuto un confronto insieme nel quale io gli ho ribadito la mia fiducia e la fiducia della società. Può essere una risorsa importante, ha le qualità per farlo. Non deve essere solo un giocatore che spacca le partite, ha tutto per diventare un giocatore importante nel presente e nel futuro. Lui deve guardare la porta, quando punta la porta mette in difficoltà l’avversario. Lavoreremo per farlo partire anche dal primo minuto. Non ho remore, vanno in campo i giocatori che ci aiutano a vincere le partite e lui è uno di quelli”.
IL MODULO – “Il 4–4-2? Lo avevamo provato in settimana, la cosa importante è la posizione che Pablo deve avere quando gioca vicino ad un attaccante per attaccare la porta come sa fare. Era una delle situazioni che sapevo potevamo fare a partita in corso. Ci sono stati i presupposti per farla perché dopo il 2-1 dell’Alessandria la squadra si è spenta nel timore di non farcela”.