LECCE (G. Serafino) – Neo promossa e quindi più che temibile. E’ il Como di Gattuso, Giacomo però, che è tornato nel campionato cadetto dopo un’assenza lunga sei anni. Anni durante i quali i lariani hanno combattuto le vicissitudini del fallimento ripartendo, nel 2017, dalla Serie D. Sono gli anni del rilancio tanto che ad acquisire il titolo sportivo del Como è addirittura la SENT Entertainment, società di media e intrattenimento con sede nel Regno Unito che punta tutto su sostenibilità finanziaria, nuove infrastrutture sportive e settore giovanile.
Con questi giusti presupposti inizia la scalata verso il calcio che conta, culminata lo scorso maggio con la vittoria del Girone A del campionato di Serie C. La promozione, ottenuta con una giornata d’anticipo grazie al successo nello scontro diretto contro l’Alessandria, fa esplodere di gioia il popolo comense che adesso non ha nessuna intenzione di smettere di sognare. Un campionato vinto con il miglior attacco (59 reti) e con il maggior numero di vittorie, ben 23.
Due gli uomini simbolo di questo Como: l’esterno di centrocampo Massimiliano Gatto, capocannoniere di squadra lo scorso anno con 14 gol e il bomber Alessandro Gabrielloni, autore di 12 marcature
Le ambizioni ci sono tutte nelle parole e la squadra di mister Gattuso non vuol essere la cenerentola tra i cadetti. Basti pensare al sontuoso mercato condotto dal Direttore Sportivo Carlalberto Ludi, capace di portare a vestire la casacca dei voltiani nomi di assoluto livello per la categoria: da Gori per la porta, fino a La Gumina e Cerri per l’attacco, passando per Scaglia e Varnier in difesa. Una formazione insomma molto rinnovata per il ritorno in B e che vuole togliersi tante soddisfazioni.
Nella prima di campionato contro il Crotone, coach Gattuso ha optato per un classico 4-4-2, diverso dal 4-2-3-1 della passata stagione. Un modulo più accorto per una squadra che prima di tutto deve pensare a non prenderle.
Eppure gli azzurri, al cospetto di una squadra fresca retrocessa dalla A, giocano un calcio vivace, e dopo aver rotto il ghiaccio nel primo tempo, nella ripresa passano in vantaggio con Iovine, pareggiano dopo la rimonta subita con Gliozzi e nel finale rischiano di fare il colpaccio allo “Scida”.
Occhio al belga Moutir Chajia, puntuale in fase difensiva, incontenibile palla tra i piedi.