LECCE (di M.Cassone) – Bisognava avere soltanto pazienza. Il lavoro paga sempre. Il Lecce inanella il 14° risultato utile di fila e mette paura al Girone C del Campionato di Lega Pro. Braglia dal suo arrivo, in 18 partite, ha collezionato 39 punti, frutto di 11 vittorie, 6 pareggi e solo una sconfitta; ha una media punti di 2,17. La sua squadra inizia a convincere anche in trasferta, segnando altri tre gol all’Ischia, così come fece al Foggia la scorsa settimana.
L’enigmatico mister stupisce ancora tutti mandando in campo Sowe dal primo minuto… il ragazzo però, seppur volenteroso, non sembra in giornata, Braglia se ne accorge e corre ai ripari sostituendolo con Doumbia ad inizio ripresa. Tre a zero in trasferta: doppietta di Moscardelli e gol di Papini.
Per il resto possiamo ben dire che questa squadra ha un’anima, ha una struttura di gioco e scende in campo sempre con la difesa a 3 diventata la chiave della roccaforte giallorossa che subisce pochissimo, ma durante la gara si passa spesso a 4 e si difende anche a 5 quando c’è bisogno di serrare i ranghi. Tutti sanno quello che devono fare. E nessuno mugugna. Se il Lecce della prima stagione di Lega Pro avesse avuto questa mentalità, ora sarebbe in serie B.
Nonostante la partenza a “scoppio” ritardato i giallorossi adesso fanno paura al campionato. Non era facile ripetersi, la tensione era altissima, la paura e il nervosismo di sbagliare poteva “impacchettare” le gambe e confondere le idee, ma loro sono riusciti a vincere la partita contro se stessi. Undici leoni, un solo ruggito.
Ora bisogna pensare già alla prossima gara, alla prossima finale… alla prossima speranza, all’unico sogno che quest’anno può realizzarsi. E poi, si è sbloccato anche il “vecchio” leone… la lotta continua.
Intanto il Benevento scivola sui “sassi” del Matera, che al Vigorito ha alzato la voce, e pareggia grazie ad un rigore molto discutibile… È inutile, però, guardare in casa altrui, bisogna soltanto continuare a vincere.