LECCE (di Carmen Tommasi) – Un super Davide Moscardelli e un concreto Romeo Papini regalano al Lecce una giornata d’oro e una vittoria secca di 3-0 in casa dell’Ischia Isolaverde, in una partita in cui la squadra di Piero Braglia è riuscita, senza grossi problemi e con disinvoltura, a volare a quota 45 punti e ad agganciare momentaneamente il Benevento in classifica. Avanti così: la strada imboccata è quella giusta.
Marco Bleve: BUONA LA PRIMA. Il portierone di San Cesario, chiamato a sostituire lo squalificato Pippo Perucchini, ha poco lavoro da sbrigare: una parata all’attivo in uscita su Gomes e anche qualcos’altro, ma è sveglio quando deve sbrogliare situazioni pericolose fuori area e non solo. VOTO 6.5.
Raffaele Alcibiade: PERFEZIONISTA. Sostituisce l’infortunato Gianluca Freddi e si rende protagonista di una gara attenta e scrupolosa. Prova sul finire del primo tempo ad andare in gol, ma la fortuna non lo assiste. Bene così. VOTO 6.5.
Francesco Cosenza: THE WALL. Niente errori, niente gialli e niente incertezze: una certezza. Gioca col fisico ma anche con la concentrazione, cavandosela più che bene. VOTO 7.
Giuseppe Abruzzese: INTRAPRENDENTE. Prestazione nel complesso quasi perfetta, con personalità e pochissimi fronzoli, ma questa non è una novità. VOTO 7.
Franco Lepore: LIBERTINO. Qualche errore in disimpegno, meno sicurezze anche nell’uno contro uno. Non una prestazione memorabile, ma sempre e comunque “fatta” di un mix di qualità e quantità. VOTO 6.5.
Stefano Salvi: FRENETICO. Sempre preciso come nelle ultime uscite e molto attivo in tutte le zone del campo. È l’ultimo a mollare e a smettere di correre, come al suo solito. VOTO 6.5.
Romeo Papini: RE PAPO-GOL. Presenza, corsa e inserimenti. Seppure meno attivo del solito, poi segna anche con uno bello stacco aereo il 3-0 e va ad esultare sotto il settore ospiti. Esce al 76’ st. VOTO 7.
Matteo Legittimo: IL SOLITO. Molto vivace nel primo tempo, evapora progressivamente nella ripresa. Detto questo, è sempre più importante per gli equilibri dei suoi. VOTO 6.
Juan Surraco: INTERMITTENTE. Eccolo, il solito e prezioso Juan che troppo spesso si è visto in questa stagione. Non manca qualche guizzo da applausi per tutto il corso della gara, ma le pause che si prende sono, a volte, molto più gravi. Cerca anche il gol: nulla di fatto. VOTO 6.
Davide Moscardelli: DOPPIO-MOSCA, BENTORNATO. L’ex Bologna batte al 32’ Iuliano e con estrema decisione porta in vantaggio il Lecce. Si ripete al 46’: dalla distanza non dà scampo all’estremo difensore di casa per il 2-0. Nella sua gara c’è anche la solita classe nel proteggere il pallone e nello smistarlo. L’abbraccio con il tecnico Braglia, dopo la doppietta, la dice lunga. Esce al 60’ st. VOTO 7.5.
Ali Sowe: MOSCIO. Scelta a sorpresa di mister Braglia. Raramente servito dai compagni, fa pure lui pochino per metterli nelle condizioni giuste, non trovando la posizione e faticando non poco per tutti i 45’ giocati. Ci mette, però, tanta buona volontà. VOTO 6.
Dàvis Curiale (dal 60’ st): IMPALPABILE. Poca brillantezza e fisicità. In partite del genere, deve aggredire di più l’avversario e lui, almeno, prova a farlo. VOTO 6.
Abdou Doumbia (dal 1’ st): PICCANTE. Meno preciso rispetto alle ultime uscite, ma molto attivo e vivace su tutto il fronte d’attacco VOTO: 6.5.
Fabrizio Lo Sicco (dal 76’ st): Entra troppo tardi per incidere. s.v.
Allenatore Piero Braglia: CINICO. Il suo Lecce da trasferta ha tutto il carisma e la forza di quello casalingo. Un applauso forte per lui e per tutti i suoi giocatori. VOTO 7.