LECCE – La serie A è ancora possibile, ma per conquistarla serve un ultimo grande sforzo. Parola di Pantaleo Corvino, il responsabile dell’area tecnica del Lecce: “Mi sembrava giusto fare un intervento personale, prima dell’inizio delle semifinali Abbiamo fatto un percorso importante di nove mesi che merita anche delle considerazioni con l’idea di sviluppare un programma rivolto nel tempo. E’ stato un grande sforzo per tutti lavorare in queste condizioni, senza tifosi. Nonostante ciò crediamo di aver costruito un organico importante e aver posto basi nuove su tutti i livelli. Abbiamo investito su uomini, risorse e strutture. Siamo arrivati al quarto posto ed ora ci giochiamo i playoff nonostante una rosa giovane, di proprietà, con un tecnico che era nuovo per questo club. Siamo partiti, ribadisco, da un’idea e una programmazione nel tempo”..
REGULAR SEASON E PLAYOFF – “Come società siamo cresciuti tantissimo: siamo sempre più solidi ed organizzati e queste sono cose molto importanti. Dispiace solo aver fatto 30 e non 31 in campionato, avremmo decisamente bruciato i tempi. Siamo però orgogliosi di aver fatto questo cammino con elementi nostri e di prospettiva come Rodriguez, Hjulmand, Gallo, Bjorkengren eccetera. Per non parlare dei gol di Coda e del fatto che con Stepinski formi la coppia più prolifica del torneo. I ragazzi sono stati bravissimi, i numeri parlano chiaro e dispiace solo per i punti casalinghi lasciati per strada. Ora però devono fare quel qualcosa in più per regalare al nostro territorio la categoria che merita e che meriteremmo tutti noi”.
MASSIMA DETERMINAZIONE -“I ragazzi stanno vivendo il momento con grande impegno e senso di responsabilità. Sono consapevoli che non possono non dare tutto, a prescindere dal risultato. Sono consapevoli che i tifosi vogliono quello, cioè vedere una squadra responsabile e pronta a dare tutta, ma lo stanno facendo anche per loro. Credetemi, questi non sono stati mesi facili per loro. Possiamo rimproverargli di aver sbagliato o preso un gol, ma non certo di non essersi impegnati, anzi sono stati encomiabili sotto questo punto di vista. Ai tifosi posso promettere che non molleremo un centimetro, come sempre “.
IL VENEZIA – “Sinceramente mi preoccupo solo della mia squadra, che in questi mesi ha dimostrato tanto. Sappiamo dove abbiamo fatto bene e dove possiamo fare meglio, ma sono sicuro che se ci sono cose da aggiustare ci penseranno mister e ragazzi. Dunque non penso alle altre squadre”.
IL PASSATO – “Le mie esperienze in cadetteria sono state fortunate, con tre tornei giocati e tre promozioni. Per la mia esperienza posso dire che ora servirebbe ripartire da zero facendo delle analisi sul percorso. Siamo tra le prime quattro nei playoff, siamo l’unica retrocessa dalla A a restare lì e di questo dobbiamo essere orgogliosi per il momento, e consapevoli che bisogna migliorarsi per fare meglio”.
CAPITOLO INFORTUNATI -“Ne parlerà il mister tra i due giorni. E’ chiaro che arrivare a questo punto della stagione vuol dire aver profuso tantissime energie, dunque bisogna navigare a vista sia su questo sia sulla gestione generale delle situazioni in rosa. Tante energie si sono consumate ed anche i valori si alterano in questi momenti. Quando si gioca ogni tre giorni è così, è un po’ la storia di questo campionato
FINALE NON AL TOP – “Non c’è da fare un’analisi sulle ultime quattro partite, ma su tutta la stagione. Come ci sono state solo tre vittorie casalinghe al ritorno c’erano state anche solo tre vittorie all’andata. Dobbiamo lavorare su questi aspetti che non ci hanno consentito di arrivare al massimo possibile in classifiche”.
RIECCO IL VAR – “Tra di noi ogni tanto ne parliamo, e conteggiando con il VAR dall’inizio del campionato avremmo avuto 11 punti in più. Ora sarebbe una beffa che con la tecnologia le cose ci vadano a sfavore, ma sono ottimista e penso che ciò che ci è stato tolto ci verrà ridato”.
CHE ATTACCO – “Avere un gioco offensivo è importante, ma serve anche equilibrio, serve non prenderne. Abbiamo avuto il capocannoniere e la migliore coppia, dunque sotto questo punto di vista non abbiamo nulla da rimproverarci. Certo possiamo migliorare sotto il profilo difensivo e lo staff è al lavoro anche per questo”.
LA SALERNITANA DI CASTORI – “Nom sono una squadra che ha speso meno di noi, perché è dietro gli esborsi economici della Lazio. Può godere di elementi, anche importanti, comprati dai biancocelesti e poi girati, ma che comunque hanno comportato spese importanti. Non sono un club virtuoso e che va nel risparmio, anzi ha dovuto spendere ben più di noi attraverso la casa madre. I vostri giovani Quando? Quando costruisci speri che le fondamenta siano importanti, ecco perché puntiamo molto sui giovani, che costituiscono il nostro futuro. Sono loro la base del Lecce che verrà”.