LECCE (di Carmen Tommasi) – Un bello show ai danni del Foggia e una larga vittoria di 3-1 a favore del Lecce: è terminato così l’atteso derby delle meraviglie di sabato scorso al “Via del Mare” tra la formazione di Piero Braglia e quella di Roberto De Zerbi. Una partita in cui i padroni di casa hanno dimostrato tutta la loro superiorità tattica e comportamentale, riscattando del tutto il pesante e deludente 4-0 subito all’andata.
Per la rubrica “Le 4 d” -le quattro domande che ogni settimana poniamo al tifoso di turno per sondare lo stato d’animo della piazza attorno a capitan Romeo Papini e compagni- questa volta abbiamo intervistato Lucio Tramacere di Copertino, tifosissimo e passionale sostenitore della formazione salentina ormai da anni.
Lecce-Foggia: è stata la partita perfetta?
“Esatto, per me è stata la gara perfetta perchè può essere quella della svolta e deve essere la motivazione a continuare a far bene. L’aspetto più importante, a mio parere, è comunque aver visto una squadra vogliosa e concentrata per tutta la partita”.
L’emozione più bella del match?
“L’emozione più bella della partita sono stati sicuramente quella corsa e quell’abbraccio sotto la curva della squadra a fine partita a testimonianza del feeling che si sta creando tra la tifoseria e il gruppo dei calciatori, la posta in gioco è alta e forse finalmente tutte le componenti stanno capendo che solo uniti si possono raggiungere i grandi traguardi. Certo è stato bello anche vedere la corsa di gioia di ogni giocatore sotto la curva dopo ogni gol”.
In casa giallorossa sembra essere arrivato anche il bel gioco, è solo merito di mister Piero Braglia?
“Per me gran merito del bel gioco e di essere arrivati in questa ottima situazione di classifica sono del mister, che ha dato un idea di gioco e creato una squadra soprattutto concreta. Ma a me, il bel gioco interessa fino a un certo punto, perchè io, come tutti, vorrei sempre vincere”.
Sognare non costa nulla: se guarda la classifica, al momento, cosa pensa?
“Se guardo ora la classifica penso che non dobbiamo pensarla più di tanto. Ora come ora bisogna rimanere umili e pensare che ogni partita porterà insidie, perciò pensiamo a sabato a vincere a Ischia e tutto il resto non conta …”.