Ecco Pisacane: “Voglio dare una mano al Lecce, sono felice di essere qui”

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LECCE – Fabio Pisacane, un difensore esperto, duttile e affidabile per la difesa del Lecce. L’ex Cagliari, 35 anni il prossimo 28 gennaio, è arrivato nel Salento a titolo definitivo e si è legato ai colori giallorossi fino al 30 giugno del 2022.

Queste le parole del responsabile dell’area tecnica, Pantaleo Corvino, nel presentarlo: “Nell’arrivare allo stadio oggi ho pensato di non seguire i classici canoni di una presentazione, ma di andare a braccio. Quando si presentano certi calciatori a volte non c’è bisogno di andare troppo per le lunghe. Pisacane viene presentato come un difensore duttile, capace di essere utilizzato in tutti i ruoli del reparto difensivo. Dopo Lucioni e Meccariello è arrivato Dermaku e per me -dice Corvino– fu facile presentarlo, poiché arrivava da una stagione in serie A col Parma. Mi riesce ancor più facile presentare Pisacane, anche lui è un calciatore che viene dalla serie A. Ha totalizzato fino all’altro giorno più di cento presenze nella massima serie. Lo scorso anno ha disputato trenta partite da titolare”.

“Sono contentissimo di essere arrivato a Lecce in una società di prestigio ed ambiziosa. Ringrazio il direttore Corvino per avermi scelto. Spero di poter dare una mano per portare i giallorossi dove meritano. Mi auguro di scrivere delle pagine importanti sia dal punto di vista personale che, soprattutto, per la società”: così il neo giallorosso nello spiegare la sua felicità nell’essersi legato alla maglia dei salentini.

LA CADETTERIA –  “Conosco benissimo le difficoltà di un campionato complesso come la Serie B, che ho fatto in passato. Arrivo qui in un gruppo forte e ci arrivo con umiltà, senza pensare al fatto che vengo dalla Serie A o che il campionato cadetto l’ho già vinto. Sono tutte cose che non mi interessano, sbaglierei a pensarci. Entro in punta di piedi con il solo obiettivo di fare il mio in questo campionato”.

VOGLIA DI ESSERE IMPORTANTE“Non penso che il reparto difensivo giallorosso abbia mostrato delle fragilità particolari, se si prendono dei gol è sempre un po’ colpa della squadra. Ci sono compagni assolutamente all’altezza della situazione, io proverò soltanto a mettere anche la mia esperienza a disposizione degli altri ragazzi. Sono un calciatore duttile, nasco come marcatore centrale ma davvero non fa differenza. L’importante è lottare per la squadra ed essere al servizio del mister”.

IL CAGLIARI –  “Ovunque sono andato ho cercato di lasciare un ottimo ricordo. So che i calciatori passano, ma l’uomo e la maglia restano. Il buon rapporto che si è creato con il Cagliari è frutto proprio di questo, del mio aver dato tutto per quei colori. Spero possa crearsi lo stesso rapporto anche qui. Ovunque ho giocato ho cercato di dare il massimo per onorare la squadra per cui gioco”.

LA FORZA DEL GRUPPO“Non mi sento ancora a casa mia perché è troppo presto e non trovo giusto fare proclami o essere ruffiano, ma spero possa diventare presto tale. Conosco già dei ragazzi, sono degli ottimi uomini e calciatori che stanno facendo bene e possono fare ancora di più. Ho visto negli allenamenti che ci sono anche dei giovani interessanti. Sono contento di aver trovato Mancosu e Vigorito, legati ad una terra, la Sardegna, alla quale anch’io sono davvero tanto legato”.

SMS TIFOSI –  “Sono un calciatore che con i tifosi si esalta ancora di più ed è chiaro, quindi, che non è il massimo giocare in uno stadio vuoto. I compagni mi hanno detto che la gente salentina si fa sentire anche da fuori e che sa come starti vicino anche in questo periodo. Questo è un qualcosa che già in questi pochi giorni ho potuto toccare con mano. Spero di ripagarli per tornare a lottare al loro fianco”.

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