LECCE – “Sappiamo di essere cresciuti, ma sappiamo che dobbiamo migliorare tanto per affrontare un campionato difficile. Siamo felici dei nostri progressi così come siamo convinti nel voler dare continuità a miglioramenti e segnali positivi mostrati fino ad ora. Questo, sia negli allenamenti che nelle gare che andremo ad affrontare. Vogliamo prolungare questo periodo positivo il più possibile”: così Eugenio Corini alla vigilia della gara con il Chievo Verona, in programma alle 21:00 al Bentegodi per l’anticipo della nona giornata.
GARA DIFFICILE – “Sarà una gara difficile, non dimentichiamo che il Chievo l’anno scorso ha fatto la semifinale playoff per andare in Serie A, vincendo anche l’andata. Giocano bene a calcio, prendono pochi gol ed hanno approcciato benissimo al campionato in corso, perdendo immeritatamente solo con la Salernitana”.
LA TATTICA – “Giocano con un 4-4-2 molto evoluto, compatto in non possesso e dinamico per creare superiorità in fase di creazione. Lavorano tanto e bene dal punto di vista tattico”.
IN CRESCITA – “Quotidianamente a partire dalla gara di Verona dobbiamo crescere su più aspetti, ma questo il ragazzi lo sanno.”
TOUR DE FORCE – “Ci troviamo in un periodo importante del calendario, perché si concluderà a inizio gennaio quando avremo giocato quasi metà campionato, e conosceremo bene i nostri pregi ed i nostri difetti. Così come quello che si potrà fare nel corso del torneo. Saremo chiamati a disputare tantissime gare in poco tempo, dunque servirà l’aiuto di tutta la rosa. Lo dico sempre, dobbiamo trovare la nostra forza nella collettività, voglio vedere partecipazione da parte di tutti, cosa che c’è sempre stata”.
IL PASSATO – “Ho una mia storia personale che parla chiaro, il Chievo mi ha aiutato a tornare un giocatore importante. Mister Delneri ha fatto tornare la mia carriera a livelli importanti dopo che una serie di infortuni l’avevano compromessa. In più, il Chievo mi ha dato a possibilità di allenare in serie A, ottenendo dei risultati importanti. Lo stesso dicasi per Salvatore, che del Chievo è stato anche capitano ed in gialloblu ha vissuto 10 anni importantissimi, tornandoci poi da mio vice in panchina”.
ECCO MARADONA – “Per tutti gli amanti del calcio è stato qualcosa di speciale, unico ed irripetibile, figlio di un calcio diverso, del popolo. Tutti sanno chi è Maradona ancora oggi per i tifosi del Napoli, e per gli amanti del calcio tutti. Ricordo che in uno Juventus-Napoli dei miei tempi bianconeri lo marcai a fine gara per chiedergli la maglia, ma con dispiacere mi rispose che l’aveva già promessa a Casiraghi. Voglio ringraziarlo, perché è stata fonte d’ispirazione per tantissimi innamorati del calcio…”.
Fischio d’inizio alle ore 21:00 arbitra Sozza di Milano.