LECCE (di M.Cassone) – Qualche ora fa il Giudice Sportivo, il Not. Pasquale Marino, ha omologato il risultato di 1 – 1 conseguito dal Lecce sul campo della Casertana.
Abbiamo intervistato il Presidente onorario del Lecce, l’avv. Saverio Sticchi Damiani, e in questo caso avvocato difensore del sodalizio di Piazza Mazzini che ha controbattuto al ricorso presentato dai campani ottenendo questo grande risultato che va oltre al normale pareggio acquisito sul terreno di gioco.
- Solo una multa per il Lecce, il risultato rimane quello ottenuto sul campo. Il Giudice Sportivo ha accolto parzialmente il ricorso della Casertana perché Giovanni Fasano, seppur sia un dipendente non può essere considerato un tesserato, però quello che è accaduto è stato ininfluente per il risultato finale e da parte vostra c’è la totale buona fede. Avvocato, da una parte c’è da gioire, dall’altra rimane il rammarico per il ricorso fatto dall’avversario?
«Io non guardo in casa della Casertana. Dico soltanto che il giudice sportivo ha riconosciuto espressamente la buona fede del lecce ed ha giudicato l’episodio “incriminato” come ininfluente sul risultato finale. Dissento con il giudice, ma è un dettaglio, circa il fatto che l’esito del ricorso della Casertana sia da qualificarsi come parzialmente accolto, in realtà l’unica richiesta della società campana era il 3 a 0 a tavolino, quindi il reclamo è stato respinto perché il risultato è salvo; l’ammenda è una sanzione accessoria che noi stessi nella nostra memoria avevamo ammesso di poter subire, come ipotesi estremamente subordinata, qualora il giudice avesse riscontrato qualche infrazione formale. Così mi sembra che abbia deciso il giudice sportivo».
- Oggi si sente più l’avvocato difensore che ha evitato un’ingiustizia colossale, oppure il Presidente onorario di una società che assomiglia sempre di più a voi che avete deciso di intraprendere quest’avventura?
« Io ho fatto solo il mio dovere di avvocato “tifoso”, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’avv. Domenico Zinnari da sempre al mio fianco nelle numerose battaglie giudiziarie, facendo omologare un risultato che i ragazzi si sono guadagnati sul campo. Il merito è loro e dell’allenatore che li mette in campo. Il gruppo dei Dirigenti è molto compatto, ognuno da’ l’anima, ciascuno per le proprie competenze e risorse, gente che ama il lecce».
- Possiamo ben dire che si va a Catania con uno spirito diverso? La classifica è cortissima…
«La notizia dell’omologazione del risultato è arrivata proprio in quei dieci minuti in cui ho incrociato la squadra all’aereoporto di Fiumicino: loro proseguivano per Catania, io finalmente rientravo giù nel Salento (anche se domani credo di raggiungerli a Catania). Ci siamo concessi pochi secondi di gioia, tutti insieme, poi ho chiesto loro di voltare pagina e di pensare solo a Catania. Spero che questa notizia dia ulteriore stimolo».
- Infine, cosa ci dice dell’ultimo rinforzo Alcibiade?
«Non conosco il ragazzo, ma mi fido di Stefano Trinchera. Stefano mi ha detto che si tratta di una situazione che teneva d’occhio da tempo, quindi una scelta ponderata. Stefano sta facendo bene, lavora in silenzio, con umiltà, passione e competenza».