Sticchi Damiani: “Ce la giochiamo fino alla fine. Peccato non avere i nostri tifosi”

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L'avv. Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce - Foto Pinto

LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato attraverso i canali social della sua società. Domenica la squadra giocherà una gara da vita o morte col Parma, per rimanere aggrappata alla serie A ed anche una vittoria potrebbe non bastare, perché comunque il Genoa, impegnato col Verona non dovrebbe vincere.

LOTTA SALVEZZA –“Sapevamo che sarebbe stato un obiettivo difficilissimo e siamo nelle condizioni di farlo. Grande risultato in un campionato difficilissimo.Questo campionato ha detto che il Lecce ha fatto meglio di Brescia e Lecce, sta facendo a pieno il suo dovere. Abbiamo fatto particolarmente bene. Siamo stati bravi. Abbiamo raggiunto la possibilità di giocarcela fino alla fine”.

EPISODI –“Dopo la vittoria di Udine ho chiesto a tutti di non voltarsi più indietro, ma è chiaro che qualche rammarico c’è e tante scelte sfortunate del VAR. Oggi ce ne sarebbe bastata solo una in più a nostro favore per affrontare l’ultima giornata in vantaggio rispetto al Genoa. Adesso però non ci pensiamo più e siamo concentrati alla gara di domenica”.

GARE VERE – “Mi auguro che sia così e credo che sia così. Per me questo campionato avrà due partite importanti che si giocheranno con lealtà. Lecce e Genoa hanno onorato il campionato. Lecce e Genoa sono due squadre che ad agosto si ritrovano ancora a lottare su ogni pallone per conquistare la salvezza, credo che chiunque dovesse soccombere domenica pagherebbe un prezzo eccessivamente alto per gli sforzi profusi, entrambe le squadre meritano la salvezza anche se sappiamo che questo non è possibile”.

AFFETTO DEL PUBBLICO – “Mi fa tanto piacere che sia cosi e noi abbiamo sempre fatto vedere il nostro calcio. Sono molto contento che anche le istituzioni cittadine siano fiere di noi. Mi piace che il modello Lecce sia apprezzato, non solo dai tifosi giallorossi ma anche dagli sportivi e da coloro che vogliono vedere bel calcio. Per me questo è un segnale di crescita culturale. Sono contento anche che le istituzioni cittadine tramite l’esposizione del vessillo giallorosso vogliano mostrare il loro supporto alla squadra. Il mio cruccio è quello di non aver potuto affrontare le partite con la presenza dei tifosi che sono il nostro valore aggiunto e contro il Parma non avrebbero lasciato respiro all’avversario”.

ORGOGLIOSO DEI SUOI RAGAZZI – “Il Lecce è come un pugile si rialza sempre, lo ha fatto più volte. Dopo tante battaglie e alcune sconfitte che sembravano definitive questa squadra si è sempre rialzata. Questa squadra incarna il dna della nostra terra abituata a lottare e non arrendersi mai. A Udine ho visto tutto questo: erano tutti stremati, ma con le ultime forze a disposizione abbiamo raggiunto una vittoria complicatissima”.

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