LECCE – Deluso, dispiaciuto e con gli occhi tristi: è questo il ritratto di Fabio Liverani dopo la mancata vittoria del Lecce sul Bologna: al Renato Dall’Ara è finita 3-2 per i padroni di casa e il Genoa è a +5 se si considerano gli scontri diretti a favore: “Il nostro è stato un approccio difficile, siamo andati sotto di due gol senza fare nulla, poi la squadra ha fatto qualcosa di straordinario, anche se abbiamo sbagliato più volte nell’ultimo passaggio: traversa, salvataggio sulla linea, contropiedi, e occasioni mancate. Meritavamo di più. Volevo rivedere –ha spiegato il tecnico ai microfoni di Dazn- l’episodio del rigore su Mancosu prima del 3-2. Sono dispiaciuto, ma noi non possiamo giocare ogni tre giorni. Io non ho nulla per cambiare davanti. Credo che per noi questa pandemia è stata deleteria. Oggi è stata l’undicesima partita in 30 giorni. Noi non abbiamo la rosa per giocare sempre, ringrazio i miei calciatori che si sacrificano. Con dei cambi adeguati potevo vincerla inserendo dei calciatori freschi, ma con i ‘se e i ma’ non si va avanti.” .
IL RIGORE – “Noi ci giocavamo molto oggi e ho visto rigori dati per molto meno, ma quell’azione andava almeno rivista perchè c’è un braccio su Mancosu. La fortuna non ha aiutato il Lecce. Paghiamo a caro prezzo l’inesperienza. Purtroppo anche con il Cagliari e con il Genoa, così come oggi non siamo riusciti a chiudere le partite”.
LA SALVEZZA – “Se credo nella salvezza? Io ci credo molto e voglio credere al calcio, ci credo fino all’ultimo secondo. Poi se dovessimo scendere in serie B, non sarebbe giusto ma accetteremo, in quel caso, il verdetto del campo”.