Donati: “La salvezza? Io ci credo”

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Giulio Donati, difensore del Lecce

LECCE – Lui nella salvezza ci crede e vuole che ci credano tutti. Giulio Donati la pensa così e analizza con queste parole la gara di ieri vinta, 2-1, con la Lazio al Via del Mare: “Dobbiamo metterci sempre qualcosa in più perché è un campionato difficile; siamo felici di esser ancora in corsa per questo grande obiettivo, abbiamo investito tanto anche nelle scorse gare –ha spiegato il terzino di Pietrasanta– ma non è arrivato il risultato, siamo felici che contro la Lazio oltre alla prestazione sia arrivato anche il risultato. È importante perché porta questa fiducia che al gruppo serve. Siamo dei ragazzi che durante la settimana lavoriamo tantissimo e ci mettiamo il cuore e non molleremo fino alla fine”.

AVANTI TUTTA –Diciamo che ne abbiamo viste di tutti i colori; sono partite emozionanti, eravamo partiti bene, sapevamo quello che volevamo ed eravamo molto motivati. Esser tirati fuori da un vantaggio iniziale ci ha fatto male, poi il piccolo infortunio di Gabriel che però si è riscattato nel finale salvando la partita. Questo è l’atteggiamento giusto, dare sempre qualcosa di più perché una squadra che si deve salvare deve saper soffrire”.

IL MORSO DI PETRIC –   “Sono un ragazzo che vive di emozioni, è stata una partita combattuta, e lo capisco. Il ragazzo si è scusato immediatamente, è stato un gesto da rosso ma non mi ha fatto nessun danno fisico o morale, per questo chiedo di mettersi una mano sulla coscienza e di valutare bene il momento; ha commesso un atto che non poteva fare danno, invece Bonazzoli che poteva fare danno non si è nemmeno scusato e questo mi ha fatto un po’ di tristezza, avrebbe veramente potuto farmi male con conseguenze importanti. Invece Patric è stato corretto, dopo la gara mi ha chiesto scusa ed è una cosa che accetto a buon cuore e va bene così”.

MAI MOLLARE  – “Nel bene e nel male sicuramente è lo stesso, non siamo forti adesso e non eravamo deboli prima. Il Lecce è una neopromossa, dobbiamo riconoscere i nostri avversari che il più delle volte sono più forti di noi, ma abbiamo la forza del gruppo che dobbiamo portare avanti con motivazione e compattezza per raggiungere l’obiettivo che ci auguriamo”.

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