LECCE (di Carmen Tommasi) – Tra paure, dubbi, incertezze e perplessità è tutto pronto, o quasi, per la ripresa del campionato di serie A. Almeno secondo il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Al 99.9 percento il campionato di serie A riparte il 13 giugno. La sfida tra alcuni medici e il CTS non la capisco -ha dichiarato il numero uno dello sport italiano al programma radiofonico di Radio 2 Non è un paese per giovani-. Si sta facendo di tutto per ricominciare, è l’obiettivo primario. Una volta ricominciato, non so quando finirà, ci vorrebbe la palla di vetro”.
ECCO CEFERIN – Nel frattempo, anche il piano dell’Uefa per portare a termine la “strana” stagione 2019/20 è ben delineato. Lo fa sapere il presidente Aleksander Ceferin: “Penso che la maggioranza delle leghe europee, diciamo l’80%, finirà la stagione. Chi non lo farà, scelta autonoma, dovrà giocare le qualificazioni se vuole partecipare alle prossime competizioni Uefa. E le Coppe? La stagione europea verrà completata; se tutto rimane com’è, prevediamo ad agosto”. Il numero uno dell’Uefa a “beIN Sports” ha commentato anche le scelte delle varie leghe: “La cosa importante per noi è sapere la classifica definitiva per poi comporre il quadro delle qualificate alle prossime coppe. Personalmente credo che cancellare la stagione troppo presto non è ideale, le cose possono migliorare (parla della Ligue 1, ndr). Ma se la decisione è del Governo, cosa possono fare club o leghe? Secondo me quella francese è stata una decisione prematura. Ma non è una cosa che riguarda la Uefa”.
TUTTI AL LAVORO – Nel frattempo, tutti i club di serie A sono in prima linea nell’organizzazione, non facile, dei ritiri “blindatissimi”, che devono essere strutturati secondo le indicazioni del nuovo protocollo. La data d’inizio è quella di lunedì 18 maggio, come deciso dal governo per la ripresa degli allenamenti di gruppo: tre o quattro giorni prima dell’inizio andranno fatti tamponi rapidi e test sierologici. Controlli che verranno ripetuti all’inizio della seconda settimana. Non solo: i calciatori dovranno sottoporsi ad una nuova visita di idoneità sportiva. Nel caso ci sia un positivo verrà isolato e la squadra sarà posta in quarantena con sospensione degli allenamenti fino alla ripetizione dei test. Nella prima settimana si deve proseguire l’allenamento individuale con la possibilità di fare piccoli gruppi, massimo sette o otto. Nella seconda settimana via alle partitelle. La responsabilità civile e penale resta ai medici.
IN RITIRO, L’ACAYA C’È – In casa Lecce si continua con gli allenamenti individuali, e su base volontaria, sul manto erboso del “Via del Mare”. Capitan Marco Mancosu e soci verranno ospitati per il ritiro dall’Acaya Golf Club, struttura che i giallorossi conoscono molto bene perchè hanno già svolto gran parte degli allenamenti settimanali e di preparazione al campionato di massima serie sospeso, poi, per l’emergenza coronavirus. L’inizio della “clausura” per Lucioni e compagni è ormai alle porte, così come quella di gran parte delle società di serie A, in attesa di avere le idee più chiare su come, se e quando riprenderà il campionato. Servono certezze, perchè gli addetti ai lavori hanno bisogno di chiarezza per programmare in maniera dettagliata il ritorno alla normalità sportiva, se così la si può definire, anche se è difficile farlo, in un periodo in cui tutto è in forse: il patinato mondo del calcio, non è escluso da tutto questo.