LECCE – Un salentino doc per la porta del Lecce. Gianmarco Chironi, nato a Nardò e classe ’97, terzo portiere dei giallorossi racconta come vive il momento di emergenza a causa del coronavirus: “La vivo abbastanza bene. Diciamo che è un periodo difficile per tutti, ma ho fatto l’abitudine rispetto all’inizio. Vivo a Surbo con i miei genitori –ha dichiarato il giocatore giallorosso– e sono fortunato, la quarantena la faccio con loro ed ho l’affetto della mia famiglia”.
SUL PEZZO – Il portiere, figlio di un altro estremo difensore, si allena quotidianamente e ha un piano alimentare equilibrato: “Lo staff ci ha dato indicazioni da seguire. Sono molto attento all’alimentazione sana e seguo il mio piano in modo abbastanza rigida. Tra allenamenti e piano alimentare sto continuando a darci dentro per farmi trovare pronto. Ho acquistato degli attrezzi che mi servono per allenarmi: svolgo dei lavori di forza e forza esplosiva che mi ha indicato lo staff della societá. Bisogna, inoltre, dare una rispolverata alla parte tecnica. Io lo faccio in giardino e mi aiuta anche mio padre che è stato un portiere. Con Gabriel e Mauro mi trovo bene, sono più giovane di loro e ho tanto da imparare e possono darmi una grossa mano e mi trovo bene anche con il nostro preparatore, Gigi Sassanelli”.
IL SOGNO – Un percorso professionale tutto giallorosso o quasi: “Da quando ho 9 anni e mezzo, prima giocavo nel Surbo, sono nel settore giovanile del Lecce e ho fatto tutta la trafila e a 16 anni arrivai in prima squadra. Dopo tanti anni spero che si realizzi il sogno più grande, quello di esordire con la maglia della mia squadra in A, altrimenti pazienza, perché io ho dato sempre il massimo”.