LECCE (di M.Cassone) – Ci sono storie che devono essere raccontate in modo che da sole scolpiscano nel tempo un ricordo indelebile. Ci sono gesti d’amore che diventano storie, si trasformano in emozioni creando nel cuore di ognuno di noi lo spazio per custodire la memoria. Emanuele, il 25 gennaio, a soli 23 anni, è volato via, leggero come una piuma.
Ha lasciato un vuoto a Novoli, nel suo paese, di dimensioni incalcolabili; era l’amico di tutti, rimarrà vivo per sempre nei ricordi delle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
È andato via troppo presto, aveva tanto da dare ma tantissimo ha dato. Ha lasciato un patrimonio di emozioni nei suoi cari e nei suoi amici di un valore inestimabile. E più passano i giorni e più rimane la consapevolezza che ci sono momenti che non torneranno più. Dopo il funerale, i genitori andarono sul posto dell’incidente a posare un mazzo di fiori, laddove la morte avevo deciso di recidere il loro fiore più bello, laddove il silenzio diventò assordante.
La settimana scorsa gli amici lo ricordarono con uno striscione al Campo sportivo “Toto Cezzi” di Novoli; ieri prima della gara Lecce-Martina Franca, sempre loro, i suoi amici, accompagnati dal padre e dalla cugina, hanno esposto uno striscione con una frase e al centro la sua foto: “Ci sforziamo di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere – Manolo VIVE”.
Un messaggio forte, figlio del distacco tremendo, in quasi 10000 mila persone hanno visto quello striscione, in tanti hanno chiesto chi fosse, in tanti l’hanno saputo e sicuramente avranno rivolto il loro pensiero verso quell’animo gentile vittima di un destino balordo.