LECCE (di Carmen Tommasi) – Un gigante dagli occhi buoni, estremamente riservato, timido ma solo all’apparenza, sempre sorridente, dalla battuta pronta, dall’accesa parlata romana e innamorato pazzo del suo lavoro: Andrea La Mantia è fatto così, un vero sognatore, un lottatore, un uomo d’area di rigore e con un solo obiettivo; onorare tutte le maglie per cui ha giocato e con quella del Lecce ci è riuscito alla perfezione. A testa bassa e senza mai una parola di troppo si è messo a disposizione della squadra, nello scorso campionato in cadetteria, e l’ha trascinata in serie A. In pochi, forse, ricordano le critiche con cui è stato accolto nelle prime giornate di campionato e con mister Fabio Liverani che ripeteva spesso che doveva entrare ancora in forma: detto, fatto. Il suo primo gol in giallorosso arriva in quel di Livorno il 25 settembre 2018 e poi “La-Ma” non si è fermato più: 17 le reti messe a segno in 32 partite nello scorso campionato. Non solo gol ed alcuni anche molto belli, ma soprattutto tanto lavoro sporco per la squadra in fase di non possesso: ha sempre rispettato le consegne di Fabio Liverani, con generosità e professionalità, e quello che il tecnico gli chiedeva nei meccanismi del suo marchio di fabbrica, il 4-3-1-2.
In estate l’ex Virtus Entella, con cui nella stagione 2017-18 aveva siglato 12 centri, era corteggiatissimo in cadetteria, ma è rimasto a Lecce con l’intento di ritornare ad essere importante per i colori giallorossi che ha tanto amato e rispettato. Tutto ciò, nonostante gli arrivi di Farias, Lapadula e Babacar gli chiudessero spazio nella formazione iniziale e lui, questo, lo ha sempre saputo.
Anche quest’anno, però, nelle poche volte in cui è stato chiamato in causa ha detto la sua e si è fatto trovare sempre pronto. Il destino, poi, ha voluto che il suo esordio in serie A lo facesse proprio con la maglia del Lecce ed anche il suo primo centro: il 26 agosto esordisce nella partita persa per 4-0 al “Meazza” contro l’Inter di Conte e il 10 novembre sigla la sua prima rete in serie A allo stadio Olimpico di Roma proprio contro la Lazio, lui che da sempre è stato tifoso della “Magica”. Il 30 novembre, realizza la rete decisiva nel successo per 1-0 in trasferta contro la Fiorentina, un gol importantissimo ed un’esultanza degna delle sue. La serie A è tutto ciò che sognava da bambino: lo ha dichiarato lui stesso. Ma nel calcio non c’è tempo per i romanticismi ed il passato non ha memoria, nel bene e nel male: c’è solo il presente ed il centravanti di Marino, classe ’91, lascerà nelle prossime ore il Lecce per sbarcare alla corte di Roberto Muzzi all’Empoli in cadetteria. Una cessione che fa cassa per la società di Via Colonnello Costatura.
Il Salento e i tifosi del Lecce salutano forzatamente, e a malincuore, il loro bomber, colui che così in fretta è entrato nel loro cuore e sono certi che dalla Toscana avranno un tifoso in più. Ciao Andrea, grazie di tutto.