LECCE (di M.Cassone) – Le storie bisogna raccontarle e quando sono belle è d’obbligo farlo.
Lecce e Cagliari rimarrà impressa nella memoria di chi ha vissuto domenica 24 e lunedì 25 novembre 2019 nell’attesa di qualcosa: di una tregua del maltempo, dell’inizio, di un probabile rinvio, e nell’attesa di vedere finalmente giocare la due squadre.
Se in tutto questo aggiungiamo il grande cuore dei tifosi giallorossi compreso quello di Calderoni e compagni e uniamo tutti i punti ecco: Lecce – Cagliari.
Ed ecco il gesto dei tifosi leccesi che dopo la notizia del rinvio offrono ristoro e ospitalità ai trasfertisti sardi, poi l’inizio della gara dopo tanta attesa, sotto la pioggia, il doppio vantaggio cagliaritano, la grande reazione, l’ennesima dei ragazzi di Liverani che dal due a zero pareggiano e potrebbero addirittura vincere.
Tutto come in una favola… è accaduto tutto così mentre la pioggia continuava a cadere incessantemente.
Il Lecce c’è, non muore mai, lotta anche quando sembra che sta per finire tutto.
Il Lecce, nonostante stia pagando a caro prezzo gli errori individuali e il noviziato di molti nella massima serie, ha un bel “viso” e un’identità ben delineata e questo è merito di un grande allenatore abituato a fare fuoco con la legna che ha e quel fuoco è giallorosso e scalda i tifosi ed il fuoco d’una speranza che con questi presupposti può diventare realtà: la salvezza.
In tutta Italia si parla tanto della realtà giallorossa e di questo bel progetto calcistico, di una società giovane, attenta, capace, e lungimirante ed è motivo d’orgoglio di un territorio intero.
Peccato per la severissima espulsione di Lapadula dopo l’episodio del gol e la litigata con Olsen, il portiere meritava il rosso, l’attaccante al massimo un giallo.
In ogni bella favola però c’è sempre qualche neo, qualcosa che non va… ecco, in tutto ciò stendiamo un velo pietoso su arbitri e VAR.