LECCE (di Carmen Tommasi) – “Il Cagliari? Oramai siamo abituati ad affrontare le squadre nel loro momento migliore. Ad oggi esprime il miglior calcio e lo affronteremo come al solito, come tutte le squadre, concentrandosi, comunque, su noi stessi”: così il tecnico del Lecce, Fabio Liverani, qualche giorno fa in vista della sfida di domenica sera al “Via del Mare” contro i sardi con fischio d’inizio alle ore 20:45.
Si ritorna in campo, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, e la formazione salentina deve riscattare la discussa sconfitta di 4-2 in casa della Lazio. Non sarà per niente facile: capitan Marco Mancosu e soci se le dovranno vedere contro la squadra di Rolando Maran, terza forza del campionato, insieme alla Lazio, con ben 24 punti.
Una delle formazioni a sorpresa più interessanti della serie A di quest’anno. La squadra rivelazione, a dire il vero, anche in Europa che propone un gioco spumeggiante: un mix di concretezza e bel vedere, grazie ad un gruppo di giocatori umili e, allo stesso tempo, “incoscienti”.
Sono un team in un momento di splendida forma, come sottolineava il trainer giallorosso, e nelle ultime cinque giornate vengono da altrettanti risultati utili di fila: quattro vittorie e un pareggio. Il Cagliari, per dirla tutta, non perde addirittura dal primo settembre, quando è stato sconfitto per 1-2 alla “Sardegna Arena” dall’Inter.
Nell’ultimo match, prima della sosta, tra le proprie mura amiche hanno asfaltato la Fiorentina con un 5-2 finale, in quell’occasione migliore in campo, entrato anche nella classifica di Opta, è stato Radja Nainggolan: show dell’ex Roma, tre assist e un gol per il centrocampista belga, tornato a livelli eccelsi fisicamente. Occhio anche all’attaccante brasiliano João Pedro che sottoporta sta iniziando ad essere pericoloso: sono già sei i gol messi a segno, 5 all’attivo, il capocannoniere della squadra.
Il Cagliari è anche e soprattutto una squadra che fa della solidità difensiva la sua principale forza: sono 12 i gol subiti in 12 gare, merito anche del super portiere Robin Olsen, sergente di ferro. Terza miglior difesa del campionato dopo Juventus e Verona, a pari merito con l’Inter. I gol fatti sono 23, al pari di Fiorentina ed Inter, di cui ben cinque sono arrivati di testa.
Il tecnico Maran sta facendo un vero e proprio miracolo sportivo in terra sarda, dopo quello fatto, più di qualche stagione fa, nel Chievo: questa è per la squadra da lui allenata la migliore partenza in campionato nell’era dei tre punti. Il tuttogGrazie anche all’ottimo mercato estivo che ha portato in Sardegna, tra gli altri, Nainggolan, Nandez, Rog, Olsen, Simeone e Luca Pellegrini. Non sono solo i risultati in sé a stupire, ma fa effetto la bellezza e il modo con cui sono arrivati, anche perché nello scorso campionato i rossblù avevano chiuso il campionato 16 esimi e con 41 punti.
Per la gara di Lecce non ci sarà sicuramente la mezzala uruguaiana Nandez, quest’ultimo sarà costretto ad uno stop di almeno venti giorni per una lesione al bicipite femorale destro. Da valutare Ceppitelli, fermato da una fascite plantare e Birsa per un problema muscolare. In dubbio anche Pellegrini.
Ora i sardi giocano con il 4-3-2-1, il celebre “albero di Natale”, tutto sembra essere idilliaco e l’allenatore rossoblù cavalca l’onda dei risultati: “La Sardegna è un paradiso. I tatuaggi di Nainggolan? A lui stanno meglio che a me. Ma se andiamo in Europa, potrei pensare di farmene uno coi 4 mori”.
Sognare è lecito e anche concedersi qualche promessa sopra le righe. Eppure l’obiettivo dichiarato ancora adesso dal presidente Tommaso Giulini, quasi per scaramanzia, è la salvezza, ma ad ora mancano solo 16 punti.