LECCE (di Carmen Tommasi) – Il suo forte carisma, la sua esagerata carica e i suoi preziosi consigli mancheranno domani al Lecce nell’attesa gara con la Juventus, in un “Via del Mare” che già da tempo ha fatto registrare il sold out. Fabio Liverani è stato fermato per una giornata dal giudice sportivo, ma in panchina a guidare la squadra ci sarà il fidatissimo allenatore in seconda Manuel Coppola, ex centrocampista giallorosso nella stagione 2010-11: “Mi fa rabbia non poter essere seduto in panchina domani. Accetto la squalifica, ma non la condivido. Questa è una sensazione che avrei avuto a prescindere dall’avversario. In campo ci vorrebbe -ha spiegato il tecnico romano- un po’ meno di permalosità. Comunque l’importante è non aver avuto squalificati tra i giocatori. Se ho un elemento in squadra che in campo potrà essere il Liverani di turno? Nessuno (sorride, ndr). Dico che è il gruppo a poter fare la differenza. Per tutto il resto, ci sarà il mio staff di cui mi fido molto e tutti insieme sanno già cosa fare. Come comunicherò con la squadra? Tra primo e secondo tempo tireremo le somme”.
Mister, il tecnico Maurizio Sarri potrebbe optare per il turnover?
“Ognuno guarda in casa propria, la Juve dispone di un organico con il quale può gestire tranquillamente le gare ed è costruita per arrivare in fondo ad ogni competizione. Mi interessa poco chi giocherà, noi dovremo cercare di fare una gara con serenità, coraggio e un pizzico di spensieratezza. Il nostro è un percorso di crescita che passa anche attraverso questa gara, ma di certo non si ferma domani. La forza del mio gruppo è nella totalità”.
Chi farà scendere in campo nel match di domani contro i bianconeri?
“Vediamo, ma Petriccione e Farias contro il Milan mi hanno dato buone risposte. Da loro, e da altri, ho ricevuto conforto ed è una cosa molto bella per un allenatore. Falco? Ha ancora ampi margini di miglioramento e per domani è in ballottaggio. Ovviamente è chiaro che contro certe squadre, dove non c’è l’assillo della conquista obbligata di punti, la spensieratezza potrà essere un’arma a nostro favore. La mia squadra, per come ha conquistato i punti a Milano, ha capito di avere qualche certezza in più. Questa crescita, però, deve essere costante. Serve continuità, se ci riusciamo, l’obiettivo lo possiamo raggiungere”.
Sette punti conquistati in otto gare dalla sua squadra: le piace come bottino?
“Sono soddisfatto per i risultati, ma molto meno per le prestazioni molto altalenanti, ma al netto del calendario va bene così. In questa categoria serve dare tutto dal primo al novantesimo: non ci sono gare scontante in A. Nessun punto conquistato in casa? Dico sempre che ciò che conta è fare punti e non dove. Non è, questa, però una cosa a cui penso o che mi dispiace”.
Avrebbe mai immaginato quando arrivò a Lecce il 17 settembre del 2017, con la squadra allora in Lega Pro, che il Via del Mare avrebbe potuto ospitare, in così poco tempo, campioni di livello internazionale?
“Provo le stesse sensazioni che prova tutto il Salento, è tutto molto bello. Sarà stimolante vedere nel nostro stadio campioni che, fino a dodici o ventiquattro mesi fa, era impensabile immaginare di poter ospitare. Questo è il giusto riconoscimento per una squadra, una dirigenza, una tifoseria e uno staff che ha sempre creduto in quello che faceva. Dove mi metterò domani? Non lo so, non abbiamo ancora trovato una sistemazione. Sono stati venduti anche i biglietti sui tetti (sorride, ndr)“.